La crisi del Napoli è iniziata dal pareggio contro l’Atalanta in cui gli azzurri sono crollati alla prima difficoltà dopo la non assegnazione del rigore su Llorente
Sembra essere senza fine la crisi del Napoli. Nella gara di ieri al San Paolo contro il Genoa, terminata con un pareggio incolore per 0-0, gli uomini di Ancelotti sono usciti dallo stadio tra i fischi assordanti del proprio pubblico, che già aveva contestato nei giorni antecedenti alla partita per il caos successo dopo Napoli-Salisburgo.
Ma andando a scavare qualche giorno addietro, essendo nell’istinto umano volersi aggrappare ai numeri, l’inizio della crisi ha una data ben precisa: 30 ottobre. Quella sera allo stadio San Paolo andava in scena Napoli-Atalanta, gli azzurri erano reduci dalla vittoria contro il Verona in cui avevano ritrovato anche il bomber Arkadiusz Milik, e stavano portando a casa anche la vittoria contro gli uomini di Gasperini, ritrovando quella continuità che stava mancando in quel periodo. Ma all’85’ minuto, sul risultato di 2-1 per gli azzurri l’arbitro Giacomelli non chiama un clamoroso rigore su Llorente, facendo proseguire il gioco che su quella stessa azione porta invece al gol del pareggio dell’Atalanta. Da lì si inizia ad alzare il polverone, De Laurentiis sbraita contro i giornalisti, Ancelotti si dichiara offeso per l’accaduto, i giocatori non se ne capacitano. Da lì a pochi giorni arriva anche la sconfitta di Roma ad appesantire ulteriormente il clima in casa Napoli, con Insigne che nell’intervista postpartita torna sulla partita incriminata dichiarando che non è stato facile giocare per quello che è successo quella sera. Tra la sconfitta all’Olimpico contro la Roma e la partita contro il Salisburgo quello che è successo è storia recente: De Laurentiis annuncia il ritiro “costruttivo”, da cui Ancelotti subito se ne è pubblicamente distaccato in conferenza stampa. Poi dopo la partita arriva il famoso “ammutinamento” da parte dei giocatori che ha portato alla frattura con società e tifosi, sfociata nella contestazione all’allenamento al San Paolo e poi nella gara di ieri contro il Genoa.
Si parla di ipotesi ovviamente, non ci è dato sapere se le cose sarebbero andato diversamente, ma l’episodio del rigore con l’Atalanta è comunque arrivato sul risultato di 2-1 per gli azzurri, e non sullo 0-0. Se il Napoli in quell’occasione fosse stato più maturo,cacciando la cosiddetta “cazzimma”, senza crollare alla prima difficoltà e fossero arrivati i 3 punti con la conseguente seconda vittoria consecutiva in campionato, sicuri che il ritiro e tutto ciò che ne è conseguito sarebbe arrivato lo stesso?
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