Caos Napoli: gli uomini di Ancelotti sono giunti ad un punto di non ritorno?

Dopo il pareggio contro il Salisburgo, il Napoli è nella confusione più totale: la formazione di Ancelotti è giunto ad un punto di non ritorno?

Ancelotti
Carlo Ancelotti (Getty Images)

«Alea iacta est», il dado è tratto. In un post-partita che ha raccontato molto di più di un 1-1 contro il Salisburgo (rimandando il discorso qualificazione alla prossima), lo spogliatoio del Napoli ha fatto saltare il banco, ammutinandosi alla società e al ritiro costruttivo indetto da De Laurentiis. La formazione di Carlo Ancelotti vive un momento di grande confusione, dentro e fuori dal campo. Un momento negativo e di strana sfortuna (ieri altri due pali colpiti in partita), amplificatosi ancor di più dalla polveriera alzatasi nel ventre del San Paolo, tra colpi di teatro e decisioni che fanno discutere (a lo faranno a lungo). Neanche la Champions League, competizione amica del buon Carletto, ha risollevato le sorti e il rendimento degli azzurri, mai come negli ultimi anni così in difficoltà e ingolfati in un circolo vizioso fatto di incomprensioni e punti bui, sia a livello tecnico che a livello comunicativo.

Sarà una settimana poco noiosa per il Napoli, questo è certo

Dando per assodato che disertare un diretto ordine della società sia un errore imperdonabile per dei professionisti, il Napoli inizia a scavare il fondo, toccato dopo la sconfitta senza anima dell’Olimpico. Eppure, il match contro il Salisburgo aveva fatto ben sperare: le tante occasioni create, la reazione di Lozanoil gioco vivo e ritmato. Tutti fattori che avevano incoraggiato i presenti allo stadio, ma che sono pian piano scemati nel secondo tempo e cancellati con un colpo di spugna nel post-partita. Lo stato di crisi che sta sconquassando la formazione di Ancelotti è serio e profondo. E per la prima volta nella storia della gestione De Laurentiis, c’è una frattura profonda tra il volere della società e quello dello spogliatoio.

La sensazione che si sia giunto ad un punto di non ritorno c’è ed è fortissima. Un Rubicone attraversato senza timore dallo spogliatoio del Napoli, che ha voluto mandare un messaggio forte alla società. Un gesto estremo, che in questo momento getta la formazione di Ancelotti al centro della gogna mediatica e in pasto agli umori interdetti della piazza napoletana. E neanche la proverbiale simpatia del buon Carletto sembra in grado di salvare la situazione. Anzi, questa sembra essersi smarrita nelle tante ambiguità che questa stagione degli azzurri sta mettendo a nudo. Un’amarezza di fondo che si può tradurre in un semplice rimpianto. Chi l’avrebbe mai detto che, dopo un’estate di amabili sorrisi dolci parole, questo Napoli sembra essere giunto già alla frutta (secca, considerando il periodo). Un vero peccato, visto che le premesse della bella stagione avevano fatto sperare in un dessert bello consistente. E, invece, toccherà aspettare un altro giro per la ciliegina sulla torta.

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