Dopo i fatti avvenuti nel postpartita di Napoli-Salisburgo, il Napoli ha dichiarato di tutelarsi a livello legale con un comunicato. Domani allenamento a porte aperte al San Paolo
Continua il caos in casa Napoli dopo i fatti avvenuti nel postpartita di Napoli-Salisburgo. Al termine della gara, i calciatori azzurri hanno disobbedito al diktat della società, facendo ritorno nelle proprie case anzichè continuare il ritiro a Castelvolturno. Lo stesso allenatore Carlo Ancelotti non si è presentato alla stampa per le consuete interviste, prendendo alla sprovvista anche la società che non aveva annunciato alcun silenzio stampa e si ritroverà a pagare una multa. Nella giornata odierna sull’argomento è arrivato anche il comunicato ufficiale da parte del club, annunciando che “procederà a tutelare i propri diritti economici, patrimoniali, di immagine e disciplinari in ogni competente sede”, per i fatti avvenuti nella serata di ieri.
Guerra totale dunque tra le parti, cominciata già dal giorno in cui la società ha imposto il ritiro alla squadra, con le pubbliche dichiarazioni del tecnico Carlo Ancelotti che prendeva le distanze dalla presa di posizione del club dichiarandosi in disaccordo.
Sul ritiro invece, il club ha annunciato che l’effettuazione di ulteriori giornate di ritiro sarà responsabilità del tecnico Carlo Ancelotti. Infine, il Napoli ha dichiarato silenzio stampa fino a data da definire.
Comunicato Napoli, allenamento a porte aperte al San Paolo: occasione per contestare?
In un secondo comunicato, la Società Sportiva Calcio Napoli ha annunciato che domani 7 novembre è stato indetto un allenamento a porte aperte al San Paolo alle ore 15:30. L’ingresso sarà consentito ai soli abbonati della stagione 2019/20.
Di certo in un momento di caos come questo non poteva essere scelto giorno peggiore per proclamare un allenamento a porte aperte, ma non è da escludere che possa essere una scelta ad hoc per mettere faccia a faccia i giocatori con i propri tifosi. Domani sarà l’occasione perfetta per toccare con mano l’umore del pubblico, e capire se è dalla parte della società o dalla parte della squadra, che con l’ammutinamento avvenuto ieri ha fatto una vera e propria dichiarazione di guerra