Napoli-Atalanta, le solite pagelle: gli azzurri pareggiano 2-2 contro gli orobici, in un risultato che sa di una vera e propria beffa
Piovono polemiche dopo il pareggio contro l’Atalanta. Il Napoli batte un colpo, mostrando incoraggianti segnali di ripresa, ma sono gli episodi a condannare la squadra di Ancelotti. Prima la papera di Meret, poi il pasticcio arbitrale di Giacomelli e degli assistenti al VAR, che decidono di non sanzionare la spinta di Kjaer su Llorente. Episodi che vanificano una gara positiva e convincente degli azzurri e che suonano come una beffa per Ancelotti ed il suo Napoli. Una beffa che adesso rischia di costare caro per la corsa alle zone alte della classifica.
Meret 5,5 – L’erroraccio sul pareggio di Freuler è pesante, così come la parata in contro tempo su Ilicic a recupero già in corso. In una partita pazza e decisa dagli episodi arbitrali, quello di Meret appare quasi nell’ordinario.
Di Lorenzo 6,5 – Preciso in difesa, pungente in attacco. Possiamo scriverlo fino alla fine della stagione: il Napoli ha il terzino della Nazionale lì sulla destra.
Maksimovic 6 – Sblocca la partita con un bel colpo di testa e tiene il reparto in maniera egregia. Il ritorno del serbo è certo uno delle notizie più confortanti per Ancelotti.
Koulibaly 5 – In questo stato non può essere il titolare di una squadra come il Napoli. Errori marchiani su ambedue i gol dell’Atalanta, con due uscite completamente fuori tempo, che fanno il paio con un’altra serie di errori. Da Kalidou ci aspettiamo ben altro.
Luperto 6 – Tornare sulla fascia non era facile, ma il buon Sebastiano sta dimostrando di poter essere molto più di un semplice gregario. Certo, alcuni limiti non possono essere nascosti, ma il leccese ha qualità e personalità. Merita la fiducia del tecnico.
Callejon 6,5 – La solita partita di quantità e qualità. Lo spagnolo confeziona l’assist per Maksimovic e mette il solito repertorio di malizie e diavolerie, dimostrandosi come sempre prezioso nell’arco di tutta la partita.
Allan s.v. – Il brasiliano esce subito per un infortunio al ginocchio. Piove sul bagnato in casa Napoli, nella speranza che il tutto si riveli un nulla di grave.
Fabian Ruiz 8 – Magistrale, a vederlo così si comprende il perché Barcellona e Real Madrid lo vogliano disperatamente. Un vero e proprio saggio di tuttocampismo, quello che l’ex Betis ha messo in atto quest’oggi contro l’Atalanta. Nettamente il migliore del Napoli.
Insigne 7 – I primi trenta minuti sarebbero da confezionare in VHS e costituirli gelosamente. Una partita di qualità e piena zeppa di tocchi che solo uno come il ventiquattro può mettere in mostra. E nonostante i mille battibecchi, Insigne si conferma ancora una volta uno delle migliori armi a disposizione di Ancelotti.
Lozano 5,5 – Una partita leggermente più vivace del solito, ma il messicano continua ad apparire come un pesce fuor d’acqua. El Chucky ha bisogno di ritrovarsi e di farlo il prima possibile.
Milik 7 – Un palo, una traversa e un gol. Certo, in quell’occasione sprecata da zero metri, qualcuno aveva visto gli infausti presagi di un brutto mercoledì pomeriggio, e invece il polacco mette a segno la sua quarta rete nelle ultime tre partite (cinque se consideriamo le ultime quattro, Nazionale inclusa). Milik sembra essere un altro giocatore da quando è rientrato dalla sosta.
Zielinski 6,5 – Finalmente Piotr. Il polacco interpreta alla perfezione il tuttocampista preteso da Ancelotti, mettendoci tanta corsa, qualità e capacità di regia. La speranza è che l’ex Empoli aumenti la propria costanza di rendimento.
Mertens 6,5 – Il belga entra e genera subito una palla gol per Insigne. Dries si dimostra ancora una volta diverso dagli altri, sempre vispo e capace di compiere la scelta giusta.
Llorente 6 – Una sufficienza che quasi lambisce il senza voto ma che rappresenta una vera e propria presa di solidarietà verso il basco, emblema del furto che il Napoli reclama di aver subito.
Ancelotti 6,5 – Finalmente il Napoli batte un colpo e lo fa esprimendo un calcio arioso, a tutto campo ed estremamente qualitativo. Contro l’Atalanta, il calcio posizionale di Ancelotti prende vita e rende complicata la fase difensiva degli orobici. La fase difensiva resta da registrare, anche se i due gol arrivano da episodi difficili da prevenire. Peccato che gli azzurri abbiano sfoderato tale prestazione soltanto in presenza di un grande avversario come l’Atalanta.
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