Il nome di Zlatan Ibrahimovic è stato accostato al Napoli e le parole di Ancelotti fanno sognare i tifosi, ma in attacco c’è già abbondanza.
Ibrahimovic al Napoli: suggestione, sogno o pista concreta? Le parole di Zlatan, che ha confessato di voler infiammare il ‘San Paolo’ come ai tempi di Maradona, hanno acceso le fantasie dei tifosi. Fantasie peraltro rinfocolate dalle dichiarazioni di Ancelotti. Il tecnico d’altronde ha già allenato Ibrahimovic e i due sono rimasti in ottimi rapporti. Ma le domande da porsi prima di pensare concretamente all’acquisto dello svedese sono sostanzialmente tre: Zlatan serve davvero? Nell’attacco del Napoli ci sarebbe spazio per lui? Sarebbe più una soluzione o un problema?
Abbondanza in attacco: Ibrahimovic ciliegina o problema?
Le qualità di Ibrahimovic non sono ovviamente in discussione, nonostante l’età (38 anni appena compiuti), ma il suo eventuale arrivo rischierebbe di compromettere gli equilibri nell’attacco del Napoli. E non solo per questioni di ingaggio. Attualmente infatti Ancelotti può contare su due prime punte di ruolo (Milik e Llorente) più Mertens. Il tecnico però continua a ripetere di vedere anche Lozano nel ruolo di attaccante e pure Insigne contro il Verona è tornato a giocare come seconda punta. Ecco perché l’arrivo di Ibrahimovic comporterebbe necessariamente almeno un doloroso sacrificio immediato tra Milik e Mertens. Sei giocatori per due sole maglie, d’altronde, sarebbero davvero troppi. Il tutto senza considerare che difficilmente Ibrahimovic, come dimostrano le sue recenti dichiarazioni, accetterebbe un ruolo part-time: “In Italia farei ancora meglio di molti che ci sono ora”. Anche per Ancelotti, insomma, gestire un campione con questa personalità potrebbe diventare complicato specie in una piazza già molto calda come quella di Napoli. E il rischio di immalinconire nuovamente Milik o perdere definitivamente Lozano sarebbe davvero alto. Troppo.