Benevento in fuga, chance sprecata per la Salernitana, Juve Stabia che inizia a volare: il punto sulle campane in Serie B
Giornata con due vittorie e una sconfitta per le campane in Serie B. Inzaghi contro Oddo, campioni del Mondo uno contro l’altro: Benevento-Perugia non può che essere una sfida di vertice. E la vince SuperPippo che stacca tutti e vola più in alto che mai. Pochi minuti e il Benevento reclama un calcio di rigore. Armenteros quasi inciampa su Gyomber, l’arbitro fa cenno che si può proseguire. Ma bastano 19 minuti per dare allo svedese-cubano la chance del riscatto, con un’azione in stile Napoli. Letizia fa il Lorenzo Insigne e pesca dall’altro lato Roberto Insigne, che per l’occasione fa Callejon. Inserimento perfetto, schiacciata di testa e Vicario può solo smanacciare sui piedi di Armenteros che in caduta la mette dentro nonostante il disperato tentativo di recupero del portiere perugino. 1-0 e Benevento in pieno controllo del match, che fa la partita e tiene lontano il Perugia dalla propria area, grazie a una difesa ermetica che finora ha preso solo 3 reti in 8 partite.
Grifoni pericolosi solo ad inizio ripresa con Carraro, poi Tello complica tutto prendendo il secondo giallo e lasciando il Benevento in 10. Ma i giallorossi sono solidissimi e infatti è Insigne a sfiorare il 2-0 dopo un pasticcio di Falasco, ma Vicario risponde presente. In casa Perugia è capitan Rosi a provarci dal limite al 76mo ma Montipò c’è. 10 minuti finali, rosso diretto a Carraro, parità numerica ristabilita, pochi brividi per gli stregoni che staccano tutti e visti gli altri risultati si regalano la prima mini-fuga della stagione.
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A Trapani la luce in fondo al tunnel, ora il tunnel è proprio alle spalle. Seconda vittoria consecutiva, la prima in casa, per la Juve Stabia, tutto in 45 minuti di fuoco che iniziano praticamente subito. Angolo di Calò e su tutti svetta Mezavilla, che a 36 anni sa ancora come trascinare i suoi. 8 minuti ed è già 1-0, ma è una gioia che dura solo 5 giri di lancette. Mazzocco imbuca dentro, non la prende nessuno e arriva a rimorchio Misuraca che dal limite dell’area spara un missile imprendibile per Russo: 1-1. Girandola di emozioni, Canotto sulla destra è imprendibile e al 16mo è già 2-1. Pordenone distratto, l’esterno calabrese appoggia in mezzo per Forte, ben piazzato. Tap-in a porta vuota e Stabia di nuovo in vantaggio. Ed è una Juve Stabia incontenibile, che sulle ali dell’entusiasmo fa anche il 3-1. Ventesimo, ancora “piede caldo” Calò dalla bandierina e stavolta è Calvano a trovare la zampata.
Il Menti è in fiamme e Canotto ci mette la benzina. Palla in profondità per lui che si infila in area e piazza un esterno spettacolare a bucare per la quarta volta Di Gregorio. Quarantesimo e un missile di Mazzocco tramortisce il palo. Si va al riposo sul 4-1. E dopo l’intervallo torna in campo un Pordenone più rinunciatario e una Juve Stabia che gestisce l’enorme vantaggio. “Calo” di concentrazione solo nel finale: punizione di Burrai, Calò di testa la mette nella sua porta. Due assist e un autogol per lui, ma è ininfluente: secondo successo consecutivo per la Juve Stabia che finalmente ha nel mirino la zona salvezza.
Poteva arrivare un risultato convincente, al Penzo di Venezia, un risultato che avrebbe dato 3 su 3 alle campane in Serie B e proiettato la Salernitana di Ventura direttamente al secondo posto in classifica, a tallonare i cugini del Benevento. Invece ne vien fuori una partita carica di rimpianti, per ciò che i granata per larghi tratti della gara hanno anche dimostrato di poter agguantare. La traversa di Giannetti dopo 4 minuti di gioco fa capire al Venezia che aria tira. Poi Giannetti la mette anche dentro su cross di Lopez dalla sinistra, ma l’arbitro Amabile annulla per fuorigioco nanometrico, forse giusto il ginocchio di Giannetti. Alla mezz’ora l’attaccante ex Cagliari prende anche un palo ed è il wake-up per il Venezia.
Prima Capello cerca la gioia personale, poi è lo stesso Capello a servire nello spazio il grande ex, Riccardo Bocalon, che fredda Micai a modo suo. 1-0 e squadre a riposo. Ci si attende la reazione della Salernitana, nella ripresa, ma la prima azione davvero degna di nota arriva solo all’84mo, ancora con Giannetti. Il finale è di marca Jallow, due azioni pericolose nel giro di due minuti, ma resta tutto bloccato. 1-0 Venezia e Salernitana che resta agganciata al treno promozione solo grazie ai risultati dagli altri campi.
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