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Torino-Napoli, le ‘solite’ pagelle: poche idee e ben confuse

Torino-Napoli, le solite pagelle: la difesa regge in emergenza, ma il centrocampo ha poche idee e l’attacco non sfonda. Male anche Llorente.

Insigne Rincon (Torino-Napoli)

Secondo 0-0 consecutivo per il Napoli che frena anche in campionato contro il Torino, ma se possibile con una prestazione peggiore rispetto a quella offerta a Genk. In Belgio infatti il Napoli di occasioni da goal ne aveva avute e anche tante, mentre stavolta Sirigu non si è praticamente sporcato i guanti. A dire il vero anche per colpa di un Llorente troppo impreciso nel finale di gara. L’unica buona notizia arriva dalla vittoria della Juventus che frena la fuga dell’Inter e lascia il Napoli a ‘soli’ 6 punti dalla vetta. Per sognare ancora però bisogna darsi una svegliata soprattutto davanti.

Torino-Napoli, le solite pagelle: in attacco non si salva nessuno

Meret 6,5 – Non è molto impegnato ma la parata nel recupero del primo tempo gli vale più della sufficienza.  Dà sempre una sensazione di grande sicurezza ai compagni di reparto.

Di Lorenzo 6,5 – Anche contro il Torino è uno dei migliori se non il migliore del Napoli. Sempre attento dietro, nel secondo tempo confeziona un cross al bacio per la testa di Llorente ma l’attaccante basco spreca clamorosamente.

Manolas 6,5 – Orfano di Koulibaly e Maksimovic, il greco è chiamato a guidare la difesa in emergenza e lo fa con grande autorità. Vince quasi sempre il duello con Belotti. Non proprio l’ultimo arrivato.

Luperto 6 – E’ chiamato a giocare contro un certo Belotti e nel primo tempo soffre soprattutto sotto il profilo fisico. Alla distanza però cresce. Bella e coraggiosa un’incursione nella metà campo avversaria.

Hysaj sv – Dire sfortunato è dire poco. Ancelotti finalmente lo schiera titolare in una partita che conta tanto, seppure a sinistra. L’albanese però si fa male cadendo male dopo un contrasto e probabilmente sarà costretto a stare fuori per un po’. Stagione maledetta.

Allan 6 – Alterna alcune cose buone ad altre decisamente meno. Nel secondo tempo si fa saltare da Meitè con eccessiva facilità. Non certo il suo momento di forma migliore. In crescita comunque rispetto a Genk.

Fabian Ruiz 5,5 – Dovrebbe essere il leader tecnico di questo Napoli ma nelle ultime uscite sta mostrando tutta la sua giovane età. Un ottimo giocatore ma non ancora un trascinatore. E stavolta anche la mira non è precisa.

Zielinski 6 – Nel primo tempo sembra a lungo un pesce fuor d’acqua. Nella ripresa però cresce molto e alcuni suoi strappi permettono al Napoli di farsi vedere in avanti. L’unico in campo col cambio di passo necessario per cambiare ritmo alla partita.

Insigne 5 – Torna titolare dopo due esclusioni consecutive e finalmente gioca nella sua mattonella di campo preferita. Nonostante questo però il capitano non si vede praticamente mai tanto che a mezz’ora dalla fine Ancelotti è costretto a sostituirlo quasi per disperazione.

Mertens 5,5 – Il migliore, o forse sarebbe più giusto dire il meno peggio, del tridente titolare. Il belga nel primo tempo sbatte sui colossi della difesa granata. Si sacrifica però tanto in fase di copertura e cresce nella ripresa.

Lozano 4,5 – Le scuse stanno per finire. Secondo Ancelotti il processo di inserimento procede senza intoppi, ma del del Chucky finora in Italia si è visto davvero troppo poco. Gioca esterno come al PSV ma il risultato non cambia. Un fantasma.

Ghoulam 5,5 – Subentra a freddo al posto dell’infortunato Hysaj ma di fatto non si cala mai nella partita. Il ricordo del terzino che sfondava a sinistra sta diventando sempre più lontano. Urge un completo recupero soprattutto a livello psicologico.

Llorente 4 – Stavolta il basco non è il salvatore della patria. Anzi. Entra per sbloccare la partita e invece sbaglia due gol fin troppo facili per uno come lui. Una domenica no. Capita.

Callejon 6 – Ancelotti decide di risparmialo all’inizio per rilanciare Lozano salvo inserirlo per disperazione nella ripresa. Lo spagnolo è sicuramente più attivo del compagno ma non basta.

Lelio Donato

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