Moduli e altri rimedi: al Napoli servirebbe davvero tornare al 4-3-3?

Napoli, tra dubbi e sommosse popolari, tutti chiedono ad Ancelotti di cambiare modulo e passare al 4-3-3: ma sarebbe davvero possibile?

Napoli, Ancelotti (Getty Images)
Napoli, Ancelotti (Getty Images)

E’ una bella domanda: è davvero possibile vedere questo Napoli con il 4-3-3? Suona un po’ come paradosso, dato che è stato per anni il marchio di fabbrica del ciclo sarrista e delle soddisfazioni sarriane. Tuttavia, a differenza dell’allora formazione di Maurizio Sarri, adesso il Napoli è una squadra completamente diversa, soprattutto nelle fondamenta stesse. L’intero sistema ancelottiano si basa più sui concetti di gioco che su meccanismi e automatismi costruiti in allenamento. Concetti di gioco che i calciatori devono seguire nella fluidità di gioco disegnata da Carlo Ancelotti. Fluidità e concetti che, però, devono essere a loro volta coadiuvati dalla capacità decisionale dei singoli interpreti, che in campo devono sempre mostrarsi abili nel compiere la scelta giusta nel momento giusto.

Siamo sicuri che il ritorno al 4-3-3 sia la soluzione giusta per il Napoli?

Concetti di gioco, fluidità e capacità decisionale restano soltanto delle belle parole, se non inserite nel giusto contesto. Il 4-4-2 di Carlo Ancelotti ha permesso (in parte) di sopperire ad una grossa mancanza strutturale all’interno della rosa napoletana: la mancanza di un calciatore di raccordo tra il centrocampo e la difesa, volgarmente un regista. Mancanza volutamente non colmata durante il calciomercato, con il tecnico emiliano desideroso di aggiungere sempre più tuttocampisti al proprio Napoli. Ora, però, il sistema costruito faticosamente da Ancelotti scricchiola e vacilla, al punto che si ipotizza un ritorno al 4-3-3. Un ritorno che sarebbe possibile in parte, al di là dei possibili interpreti in campo (fare nomi lascerebbe il tempo che trova). Il vero dubbio, non solvibile fino ad una controprova empirica, sarebbe il seguente: pur ammettendo che il Napoli giochi finalmente 4-3-3, pur ammettendo che Ancelotti trovi in casa il profilo adatto da far giocare come regista: ma non è che il problema non risieda nel mero schieramento tattico, ma proprio nelle idee di gioco stesse di Carlo Ancelotti? Non è che passare ad un 4-3-3 adesso sarebbe soltanto un semplice reboot di 4-4-2 problematici e dove trovarli? Al campo l’ardua sentenza. Ad Ancelotti non resta che incrociare le dita.

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