Napoli, l’avvio di campionato non è stato dei migliori e ovunque impazza il domandone da un milione di euro: ma gli azzurri possono davvero vincere lo Scudetto?
Dopo due sconfitte in cinque partite, è giusto chiederselo: il Napoli può vincere davvero lo Scudetto? Non siamo impazziti. Non è che la sconfitta contro il Cagliari ci abbia improvvisamente illuminato e mostrato la retta via verso la verità assoluta. Tutt’altro. E’ una domanda che ormai sta frullando nella testa di ciascun napoletano, sin dalla chiusura del calciomercato. E che dopo i risultati visti in questo avvio di campionato, sta impazzando ancor più rapidamente tra i tifosi. Allora, proviamo a rispondere subito a questo domandone da un milione di euro: il Napoli può vincere davvero lo Scudetto? Ni.
La formazione di Carlo Ancelotti è certamente costruita per tentare il colpo grosso. Il mercato (nonostante il malcontento di qualche tifoso) è stato di ottimo livello: gli azzurri hanno trattenuto tutti i pezzi da novanta, smaltendo gli esuberi senza generare minusvalenze e aggiungendo all’organico tasselli come Di Lorenzo, Manolas, Elmas, Lozano e Llorente, che hanno aumentato nettamente la qualità media dell’organico napoletano. Eppure, per quanto attrezzato e variegato dal punto di vista tattico, il Napoli rischia di avere endemicamente delle potenziali debolezze che, alla lunga, potrebbero minare la stessa competitività della squadra.
Il problema principale che minerebbe la competitività della squadra di Ancelotti è la idea stessa di calcio, su cui si fonda la filosofia di questo Napoli. La grande fluidità del tecnico emiliano, sia in campo che nelle scelte di formazione, e la mancanza effettiva di un assetto stabile, sottopongono gli azzurri a mille variabili: l’avversario che hai difronte, gli interpreti impiegati, il loro stato di forma e il periodo temporale in cui sei impegnato. E in una competizione come il campionato, la continuità di rendimento è tutto, mentre il ciclo ancelottiano si è contraddistinto per un preoccupante dato di fatto: nei momenti clou della scorsa stagione, il Napoli è sempre venuto meno.
Quest’anno, Ancelotti può far affidamento su una rosa più ampia. E anche se qualche calciatore è apparso e continua ad apparire in netto ritardo fisico, la sfida contro il Liverpool era stato il manifesto di un Napoli finalmente più maturo e consapevole dei propri mezzi e delle proprie debolezze. La sconfitta di mercoledì non ha aperto a chissà quali interrogativi, ma ha fatto suonare certamente un primo campanellino d’allarme: vuoi per la sfortuna, vuoi per il turnover, vuoi per quello che vuoi, gli azzurri continuano a peccare di costanza. E senza questa, provare a vincere un titolo come lo Scudetto, è realmente impossibile. Inter e Juventus si fermeranno e avranno anche loro i rispettivi momenti no, ma il Napoli dovrà essere bravo a porsi nelle condizioni di poterne approfittare. Altrimenti, la strada che porta al titolo resta ancora bella lunga.
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