Napoli, Carlo Ancelotti sa bene che la sfida contro il Brescia di Corini sarà più importante di quella contro il Genk: il motivo
Sette giorni, una sorta di altalena emotiva che ha spinto l’opinione pubblica napoletana su e giù, tra la vittoria contro il Liverpool e la sconfitta contro il Cagliari. L’avvio di campionato del Napoli di Ancelotti non è stato dei migliori, anche se il risultato contro i sardi ha distorto pesantemente l’ottica con cui osservare il lavoro svolto finora dal tecnico emiliano. Tuttavia, un dato resta certo: Champions esclusa, le prestazioni offerte dagli azzurri hanno mostrato alcune lacune di equilibrio e di concretizzazione.
Abbiamo già scritto di come il problema legato alla fase difensiva potrebbe risiedere nella latitanza del vero Allan in questa prima parte di campionato, mentre per quella offensiva potrebbero incombere molteplici fattori, tra cui la Dea Bendata. Contro il Cagliari, è mancato il guizzo finale (e anche un pizzico di fortuna) e Ancelotti ha potuto fare ben poco contro i pali e la buona opposizione di Olsen e della difesa di Maran. Eppure, qualcosa fa ancora storcere il naso, soprattutto se analizziamo la prestazione globale degli azzurri, che per 60-70 minuti non hanno azzannato la partita, interpretando la gara come una consumata nobile europea. Un atteggiamento che ha lasciato perplessi (e che il Napoli ha già mostrato in qualche passata occasione) e che la piazza spera di veder sempre meno.
Adesso, la formazione di Carlo Ancelotti è chiamata a rispondere dopo il pesante tonfo con il Cagliari, e dovrà farlo di nuovo al San Paolo contro il Brescia di Eugenio Corini. E per quanto le rondinelle siano una squadra da temere, per interpreti e idee di gioco, il Napoli non dovrà fare prigionieri. La sfida contro i lombardi sarà importantissima. Ancor più di quella che vedrà impegnati gli azzurri mercoledì prossimo, contro il Genk in Champions League. Il motivo è semplice: è tempo di una risposta, senza troppi giri di parole. Gli uomini di Ancelotti saranno chiamati a vincere e a convincere, per stemperare e scacciare definitivamente i malumori sorti dopo la sconfitta contro i sardi. E per farlo, occorrerà la miglior formazione possibile (tra squalifiche ed infortuni), senza esperimenti azzardati o improvvisi turnover di massa. Napoli chiede una reazione ed una prova di forza al Napoli, nella speranza di non doversi appellare nuovamente alla malasorte…
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