Il Napoli arrabbiato dopo la partita col Cagliari. Il rigore di Llorente, Insigne, Koulibaly: ma ora è il momento di agire e di ripartire
Un Napoli arrabbiato, nervoso, infastidito. Un Napoli che per una volta non fa autocritica e maledice quella che sembrava una porta letteralmente stregata. Sembra incredibile totalizzare 17 tiri in porta e non segnare neppure un gol, ma è andata davvero così. Fra pali o conclusioni vicino al palo, errori clamorosi e paratissime di Olsen i ragazzi di Ancelotti non sono riusciti a concretizzare e per larghi tratti sono stati imbrigliati a centrocampo dai 4 medianacci schierati da Maran in un 4-4-2 inedito, cucito apposta per inaridire le fonti di gioco azzurre. Missione compiuta, non c’è che dire, e forse anche per questo a fine gara gli azzurri erano tirati e nervosi, in campo e fuori dal campo.
Napoli nervoso, la squalifica di Koulibaly e la necessità di ripartire
Koulibaly che si fa espellere per una parolaccia all’arbitro – un gesto non da lui – Ancelotti infastidito e piccato nel post-gara ai microfoni e in sala stampa, Insigne che addirittura litiga con Marocchi a Sky. C’è la sensazione che questa gara si potesse vincere, la sensazione che un’occasione del genere non andava proprio sprecata, la sensazione che ora si complica tutto. Inter e Juve corrono, pur senza entusiasmare, il Napoli a tratti entusiasma ma corre meno, e ora la classifica si fa molto più difficile.
Napoli, lo sfogo di Llorente: “Il rigore col Cagliari era netto”
“Mi hanno tirato la maglia, me l’hanno rotta”. Fernando Llorente torna sul contestato episodio del presunto fallo da rigore nel corso dell’azione che ha poi portato alla ripartenza sfociata nel gol di Castro: “Io non sono uno che si butta per terra – spiega Llorente – ma l’arbitro vedendolo doveva fischiarlo. Speriamo di essere più fortunati la prossima”. Il video-moviola del rigore su Llorente in Napoli-Cagliari lo ha pubblicato la pagina “Super Napoli”: ve lo proponiamo per farvi un’idea, ma ad occhio il contatto sembrerebbe essere davvero lieve. Ma quella dell’attaccante spagnolo è un’ulteriore recriminazione in una partita nata male e conclusa peggio. Ma ora è il momento di archiviare tutto e ripartire alla grande, a partire da Napoli-Brescia.