Hirving Lozano, inizio “Chucky-style” nel Napoli, ma poi si è un po’ smarrito: Ancelotti non ha dubbi sul suo ruolo, i tifosi già vedono nero
Piacere, Hirving Lozano. Si era presentato che meglio non si può, il Chucky, come suo marchio di fabbrica. Juve-Napoli e subito palla in rete, come ha fatto in ogni esordio della sua carriera. Promette bene, il ragazzo, non a caso il Napoli ha speso 42 milioni di euro per portarselo a casa. Ma quell’impatto sensazionale è rimasto isolato e ora, dopo altre 4 partite, è rimasta isolata anche la rete alla Juventus. Bene contro la Samp, benino contro il Liverpool, dalla panchina – ma niente di esaltante – contro il Lecce. Poi Cagliari, la squadra che gioca male e lui che occupa il posto al centro dell’attacco, risultando tra i peggiori in campo.
Lozano, inizio altalenante e la posizione in campo: Ancelotti insiste, fidiamoci di lui!
L’intesa coi compagni ancora da trovare, forse anche la posizione da punta centrale e un ambientamento tutt’altro che semplice, per il Chucky Lozano. Nuova squadra, nuova lingua, nuovi compagni e nuovo ruolo, forse un po’ troppo per chi è appena arrivato in una realtà che non conosceva. Ma Ancelotti non ha dubbi e continua a volerlo in campo e continua a volerlo in quella zona del campo. In conferenza stampa il mister è stato secco, lapidario, quasi come infastidito dalla domanda: “Per me quella è la posizione giusta per lui”, ha risposto a chi gli chiedeva se non fosse il caso di trovare un’altra soluzione, magari facendolo partire più decentrato, dal lato destro o sinistro del campo in un 4-3-3. Ma Ancelotti non sente ragioni. Se lo dice lui c’è da dargli fiducia, e magari vale la pena di aspettare. Va bene il calcio fast-food, ma per giudicare un calciatore come Lozano, e magari paragonarlo addirittura alle meteore del passato, 5 partite sono davvero poche.