Napoli, nell’estate del 2016 Marko Rog arrivò come un annunciato campione. E invece, dopo tre anni, il croato cerca il rilancio in quel di Cagliari
La storia del calcio è piena zeppa di casi del genere. Giocatori arrivati in pompa magna nel corso di una calda sessione estiva di calciomercato, e poi congedati senza troppi complimenti un paio di anni dopo. Il Napoli difficilmente cade in errore, soprattutto quando si tratta di puntare su qualcuno di giovane e futuribile. E invece, per una volta gli azzurri hanno toppato. Non solo nel caso di Amadou Diawara, ma anche in quello di Marko Rog, acquistato nell’agosto del 2016 grazie al tesoretto-Higuain.
Giovane, tecnico, dinamico e già esperto: giunto all’ombra del Vesuvio con la reputazione di stellina della Dinamo Zagabria, gli azzurri si lasciarono ammaliare dal mix di caratteristiche che il croato sembrava avere a propria disposizione. Il primo anno di Marko Rog, però, non rapì più di tanto il pubblico e gli addetti ai lavori napoletani. E il feeling con Sarri non sembrò mai decollare realmente, nonostante qualche buona prestazione tra Coppa Italia e seconda parte di campionato.
Il secondo anno di Rog al Napoli, invece, fu praticamente nullo: utilizzato da Sarri come mero ricambio ad Allan o a partita in corso o nelle competizioni da snobbare, il croato finì quasi con nel regredire (e come altrimenti?). L’arrivo di Ancelotti fu visto come una speranza per gli ultimi tifosi fiduciosi in lui e probabilmente dallo stesso calciatore, ma nulla da fare. Nonostante le chance dategli dal tecnico emiliano, l’eccessiva irruenza e la mancanza a volte di disciplina tattica, hanno costretto Rog a cercare minuti altrove. La parentesi di Siviglia è largamente trascurabile, con il croato ridotto a poco più di una comparsa.
E a pensare che quest’estate, il Napoli nella persona di Carlo Ancelotti aveva anche provato a rivalutare e dare una seconda chance al croato, durante l’ultimo ritiro precampionato di Dimaro. Un ritiro che non ha entusiasmato l’ex tecnico di Bayern e Real, probabilmente, che alla prima offerta buona ha preferito dare il via libera alla cessione per andarlo a rimpiazzare, poi, con il giovanissimo Elmas.
Cagliari, ora, rappresenta un’occasione importante per Rog, che si trova inserito sin da subito in un contesto calcistico e sportivo in grande crescita. E soprattutto, si trova inserito da titolare indiscusso, con Maran che gli dà cieca fiducia dal primo minuto. Un fattore che al croato manca dai tempi della Dinamo Zagabria e che potrà essergli utile per ritrovare ottimsimo e voglia di giocare. L’obiettivo, d’altronde, è quello di riconquistare la sua Croazia, in vista dell’Europeo del 2020. E stasera, al San Paolo, l’incrocio contro il suo passato, contro la squadra che lo aveva scelto come possibile futuro e poi si è accontentato (e forse stufato) del suo presente, potrebbe essere l’inizio della sua grande avventura in rossoblù.
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