Napoli-Liverpool, a poche ore dall’esordio in Champions League degli azzurri, sono ancora tanti i dubbi di formazione per Carlo Ancelotti
No, in questo momento, nei panni di Carlo Ancelotti non vorremmo proprio esserci. Conta poco che abbia uno dei palmares più importanti del calcio mondiale ed europeo. Gli ultimi giorni non saranno stati certamente facili da gestire, anche per uno come lui, abituato a qualunque tipo di competizione e palcoscenico. L’avvicinamento alla gara d’esordio in Champions League contro il Liverpool è stato certamente particolare.
I motivi sono tutti riconducibili alle possibili scelte di formazione: quanti dubbi staranno frullando nella testa di Ancelotti, magari più accigliato del solito nel tentativo di disegnare il miglior Napoli possibile in vista del rematch contro Jurgen Klopp. E per una volta, la vastità dell’organico azzurro rischierà di causare qualche scelta azzardata. Il margine di errore è sottilissimo: dall’altra parte del campo ci saranno i campioni in carica della Champions, nonché leader a punteggio pieno della Premier League, cristallizzati in un momento di forma già altissimo.
D’altronde, quest’anno il Napoli può contare su una rosa davvero ampia, con la qualità media degli interpreti aumentata ulteriormente dopo l’innesto degli ultimi arrivati. Se l’anno scorso l’abito da Champions sembrava ormai canonico, quest’anno le certezze di formazioni appaiono leggermente affievolite. Koulibaly ed Allan sembrano ancora lontani parenti dei calciatori visti la scorsa stagione, mentre altri stanno salendo di condizione. Contro il Liverpool, Ancelotti è chiamato a trovare la quadra (quasi) definitiva al suo sistema, soprattutto in fase difensiva dove non potranno essere concessi svarioni di troppo.
I dubbi sono tanti: riproporre Maksimovic a destra, o puntare sull’esordiente Di Lorenzo? Far giocare Allan al fianco di Elmas (tra i migliori contro la Samp) per dare quantità e gamba alla fase difensiva, o far convivere il brasiliano con Fabian Ruiz? E sulla sinistra, ci va Insigne? Oppure ci va Zielinski con Lorenzo alle spalle di Mertens? E se poi rigioca Lozano con il belga? Ma vuoi vedere che Llorente potrebbe anche partire titolare per dare maggiore fisicità all’attacco?
Insomma, un turbinio di domande che incuriosiscono e (un po’) preoccupano. Carlo Ancelotti studia e ristudia, nella sana speranza di trovare la risposta giusta agli interrogativi sollevati dal Napoli dopo i primi 270′ di campionato. Non resta che attendere e, magari, incrociare le dita.
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