Napoli, i mesi estivi sono stata animati a lungo dai proclami James ed Icardi. Nonostante il mancato arrivo dei due, è stato il miglior mercato possibile per gli azzurri
Sembravano ormai ad un passo, e invece no. Chiude il calciomercato e tramontano definitivamente i sogni estivi James Rodriguez e Mauro Icardi. E qualche mormorio dalla tifoseria è arrivato forte e chiaro. Eppure, il mercato fatto dagli azzurri è stato il miglior mercato possibile. Certo, qualche ombra rimane, come la permanenza da separati in casa di Hysaj, Tonelli e Ciciretti, ma un rinforzo vero ed effettivo c’è stato.
Manolas, Lozano, Di Lorenzo: non sono semplicemente i marcatori della sfida di Torino, ma sono anche alcuni dei nuovi acquisti del Napoli. Acquisti che vanno a sommarsi con quello di Elmas, di Llorente e di David Ospina. Una strategia ben chiara quella del team di mercato azzurra: trattenere tutto lo zoccolo duro, sfoltire gli esuberi e arricchire la rosa con qualità. E per quanto James ed Icardi avrebbero fatto più che comodo, Ancelotti può ritenersi comunque contento del mercato compiuto.
I numeri e le pagelle le lasciamo ad altri, qui ci limitiamo a sottolineare un dato. Il mercato del Napoli è stato il migliore possibile se relazionato al contesto di quest’estate. Le due ghiotte (e storiche) occasioni James-Icardi erano effettivamente alla portata degli azzurri, ma il continuo fare muro di Florentino da una parte, e di Maurito dall’altra, hanno costretto Giuntoli e De Laurentiis a virare su altri obiettivi.
Lozano e Llorente rappresentano idealmente le alternative al colombiano e all’argentino, che rivelano molto sulla strategia a lungo termine del Napoli. Ci sono da spendere 42 milioni? Meglio spenderli per uno futuribile e potenzialmente devastante come Lozano, anziché per un James ormai blancos a tutti gli effetti. Non riesco a prendere un top come Icardi? Tanto vale continuare a puntare su Milik e prendere un comprimario rodato ed esperto come Llorente.
Insomma, il mercato in entrata del Napoli ha fatto parlare molto e discutere troppo. Soprattutto se consideriamo che il vero capolavoro è stato fatto sulle cessioni. Rog, Chiriches, Ounas, Albiol, Inglese, Sepe, Grassi, Vinicius e Verdi: spagnolo a parte, Giuntoli è stato bravo nel piazzare in giro per l’Italia e l’Europa tutti quei calciatori ormai ritenuti fuori progetto. E a non perdere neanche un milione, anzi: da ognuno di questi, è stata tirata fuori una plusvalenza.
E forse, eliminando qualche proclamo di troppo e asciugando le dichiarazioni sui reali parametri del mercato, anche l’umore generale della piazza si sarebbe risollevato di pari passo con gli acquisti. Una cosa resta certa: questo Napoli è decisamente più avanti per qualità e quantità della rosa a quello passato. E al suo secondo anno, Ancelotti è chiamato a disputare una stagione di altissimo livello, senza black-out prestazionali nella seconda parte di stagione.
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