Juventus-Napoli, non tutto è stato da buttare. Gli azzurri hanno mostrato molti spunti incoraggianti per il futuro
Il day after del day after aiuta a smaltire un po’ di delusione e a riflettere su cosa c’è ancora da fare, ma soprattutto serve per guardare tutto a freddo e rendersi conto che comunque non è tutto da buttare. Un primo tempo da dimenticare, o forse no: va ricordato fin troppo bene, magari rivisto tante volte per ricordare cosa NON si deve fare quando si affrontano certe partite. Napoli versione punching-ball, la Juventus ha avuto almeno 5-6 palle-gol nitidissime. Di Koulibaly si è già detto fin troppo, lui e Allan devono soltanto ritrovare la condizione migliore.
Juventus-Napoli, c’è del buono: quello che resta da salvare
C’è anche del buono, eccome se c’è. Il carattere di una squadra che non molla mai, che riesce a rimontare tre gol alla Juventus e allo Stadium e per poco non dà ad Ancelotti una rivincita sul destino da quel famoso Milan-Liverpool di Istanbul. Le parate di Meret, le risposte di Fabiàn e Zielinski, che nelle posizioni dello scorso anno hanno reagito alla grande, e soprattutto l’inserimento dei nuovi. Manolas, Lozano e Di Lorenzo: tre reti tutte dai nuovi acquisti, con in più altri 20 minuti da fenomeno di Elif Elmas. Segno di un mercato ottimo, con gli innesti giusti, e una ciliegina sulla torta davvero niente male. Hirving Lozano è un acquisto di grande spessore, voluto e chiamato da Ancelotti in persona, come ha confermato lui stesso in un’intervista a un’emittente messicana. Con quella caratteristica a cui ormai ci ha abituato: all’esordio lui timbra sempre, non sbaglia mai un colpo. Aspettando il 17 settembre, Napoli–Liverpool. Esordio in Champions con la maglia azzurra. Se tanto ci dà tanto, el Chucky risponderà ancora presente…