Tra record e scadenza di mercato, Mertens resta un certezza in attacco per Carlo Ancelotti. Chissà che annata sarà questa per il belga…
Mesi e mesi di calciomercato, tra mille voci, polemiche, suggestioni e presunte trattative. Il Napoli risolve il rebus attaccante con il solito, infinito Dries Mertens. Giocatore essenziale, emotivamente e tecnicamente, per una squadra ormai pronta a duellare con le grandi d’Europa. Certo, l’esordio contro la Fiorentina ha lasciato qualche dubbio sulla tenuta difensiva degli azzurri, ma ha certificato ancor di più il valore del belga all’interno delle rotazioni di Carlo Ancelotti.
Centodieci reti in azzurro, e quel record distante soltanto 11 reti: l’esordio in campionato di Mertens fa ben sperare e spaventa simpaticamente Marek Hamsik, che vede i suoi 121 gol in maglia azzurra insidiati dal folletto belga. Un anno che può essere particolare per lo stesso attaccante classe 1987, entrato nel suo ultimo anno di contratto con il club partenopeo.
Mertens, un record per guadagnarsi il rinnovo
Ecco, dunque, che i punti interrogativi iniziano a fioccare: Dries Mertens merita di restare ancora a lungo in questo Napoli? Una domanda quasi retorica, considerata la prestazione offerta ieri dal belga: un gol, rigore procurato e il la per il quarto gol. E poi, il rapporto ormai consolidato con la città e l’ambiente napoletano, rende ancora più difficile immaginare questa squadra senza Mertens in rosa.
E allora, non resta che sperare. Sperare nel buon senso della società azzurra, che nel belga troverebbe un senatore vero, un ambasciatore internazionale della napoletaneità e similari. Mertens merita di restare umanamente e tecnicamente al Napoli e di farlo ancora a lungo. Nell’augurio che quest’anno possa essere l’anno del record di gol in maglia azzurra, una sorta di sigillo, di firma metaforica su una proposta di rinnovo che prima o poi arriverà. E’ questa la speranza.