Fiorentina-Napoli, al 70′ fuori Allan e dentro Elif Elmas: ecco perché l’ingresso del macedone è stata la vera novità di questo esordio stagionale
I primi quaranta minuti giocati al Franchi sono stati un incubo. Il Napoli ha subito l’entusiasmo e l’intensità della Fiorentina, sin dalle prime battute. Ed il vantaggio istantaneo dei viola, ha messo ancor più in crisi la squadra di Ancelotti. In particolare difficoltà, ieri, è apparso il centrocampo.
Il reparto mediano degli azzurri era costantemente sotto scacco, con Pulgar, Castrovili e Badelj a tenere in ostaggio Allan e Zielinski in ambedue le fasi. Soprattutto in quella di non possesso, la superiorità numerica viola nella zona centrale del campo ha rappresentato il grattacapo maggiore per gli azzurri.
Con il polacco spesso chiamato più alto, a pressare Pulgar o Badelj in uscita, il povero Allan si è trovato sistematicamente a fare i conti con gli altri due viola, ormai sfilati alle spalle della prima pressione di Zielinski. E complice anche una condizione fisica non ancora al meglio, il brasiliano è apparso in balia del palleggio toscano.
Fiorentina-Napoli, l’ingresso di Elmas ed il 4-5-1 di Ancelotti
Anche nel secondo tempo, la situazione si è replicata, seppur per motivi diversi, da ricercare nella fase di possesso del Napoli. Zielinski alza il proprio baricentro, facendosi trovare più presente nella metà campo della Fiorentina, mettendoci lo zampino anche nel gol di Callejón (è il suo il tocco pre-assist di Insigne) e dando il la per la ripartenza del quarto gol.
Ecco, dunque, il risvolto della medaglia: la posizione più alta e partecipativa del polacco in palleggio, ha aperto spazi al centro pericolosi per le transizioni offensive della Fiorentina, spezzando in due la squadra di Ancelotti.
La mossa del tecnico emiliano, a metà secondo tempo, allora, va a porre rimedio proprio a questa controindicazione: Elmas per Allan, e azzurri che mollano il 4-4-2 in fase passiva, per difendere con un 4-5-1.
Il terzetto di centrocampo formato da Fabian Ruiz, Zielinski ed Elmas ha avuto il compito di schermare il gioco in verticale della Fiorentina, costretta di lì in poi a cercare varchi sulle fasce. E ha consentito, poi, al Napoli di palleggiare in maniera più fluida nella metà-campo avversaria in fase di possesso.
Difatti, lo spagnolo, il polacco ed il macedone sono tre calciatori completamente intercambiabili, tuttocampisti moderni che hanno gamba, tecnica ed un grande senso tattico. Ancelotti, consegnando ad Elmas la posizione di “trequartista” (ruolo puramente formale), ha in realtà cercato di sfruttare il calo fisico della Fiorentina per gestire il palleggio con un altro giocatore di qualità e di gamba.
Le caratteristiche fisiche di Elmas (183 centimetri ed un ritmo di corsa importante), unite alla sua qualità e alla sua duttilità tattica, possono dire molto sull’utilizzo che Ancelotti farà di lui durante la stagione. Un coltellino svizzero da sfruttare in ogni evenienza.
Un’evenienza come quella degli ultimi minuti al Franchi, con un Napoli chiuso e con i ranghi serrati, giocando quasi da squadra attendista.
O magari, un’evenienza come quella che potrebbe essere la partita allo Stadium contro la Juventus, con un Allan ancora sulle gambe ed un Napoli che potrebbe sfruttare la corsa e la qualità di Elmas per non sopperire al terzetto mediano dei bianconeri.
Intanto, una cosa resta certa: chi si aspettava di vedere un oggetto misterioso nel giovane macedone, rischia di restare profondamente deluso. Per fortuna.