Napoli e Zlatan Ibrahimovic, un binomio che farebbe davvero sognare i tifosi azzurri: vediamo 5 buoni motivi “perché sì”
Napoli-Ibrahimovic, un’idea da sogno. Il club azzurro, ormai appare evidente, è alla ricerca di un attaccante che possa prendere il posto di Milik o magari fare da alternativa al polacco, alle prese con un difficile rinnovo di contratto (in scadenza 2021, ndr). Nel primo caso l’unico calciatore sul mercato che davvero sembra avere le capacità per scalzare Milik dal ruolo di titolare è Mauro Icardi, con il quale però la trattativa è quanto mai in salita. Ed ecco quindi che si parla di possibili alternative, calciatori magari un po’ attempati che però sarebbero fondamentali per sbloccare le partite più antipatiche. Qualche mese fa si è parlato di Fabio Quagliarella, ma l’idea è praticamente morta sul nascere. Ora il nome caldo è Fernando Llorente, 34enne spagnolo ex Juve che arriverebbe da svincolato. Ma a questo punto, “vecchio” per “vecchio” (e le virgolette sono sempre d’obbligo), perché non provare a prendere Zlatan Ibrahimovic? Seppur a fine carriera, immaginate Ibra in campo con la maglia azzurra anche solo per qualche spezzone di gara: che catino potrebbe diventare il San Paolo?
Ibrahimovic al Napoli, i motivi per cui sarebbe un super-affare
Naturalmente è d’obbligo una premessa fondamentale: il Napoli NON sta trattando Zlatan Ibrahimovic, almeno per quanto ci risulta. Può sicuramente essere un’idea, pur con le enormi difficoltà che incontrerebbe un affare del genere. Che però, qualora andasse in porto, sarebbe davvero un gran bel colpo. Per almeno 5 validissimi motivi che annullerebbero sul nascere obiezioni come “sì, ma ha 38 anni” oppure “sì, ma romperebbe lo spogliatoio”. Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo 5 validissimi motivi per cui il Napoli dovrebbe provare a prendere Ibra.
1) L’integrità fisica: Napoli, Ibrahimovic è ancora un calciatore “vero”
Ci sono mille “però” nell’avallare un’idea del genere. Il primo è relativo al fatto che Zlatan Ibrahimovic è del 1981 e che da un anno e mezzo gioca in MLS, un campionato lontanissimo dagli standard agonistici della Serie A. Ma la sua situazione psico-fisica è ancora quella di un ragazzino. Lo dicono i numeri: 20 gol in 21 presenze quest’anno nei LA Galaxy, con degli exploit assoluti come la recente tripletta nel derby di Los Angeles. Certo, prima di tornare ai ritmi europei ci vorrebbe un po’ di preparazione, ma uno come lui non si tirerebbe certo indietro. La preparazione atletica di Ibra sarebbe l’ultimo dei problemi, per almeno un altro paio d’anni.
2) Il rapporto fra Ibrahimovic e Ancelotti
Il miglior allenatore che si possa desiderare. Così Zlatan Ibrahimovic ha definito Carlo Ancelotti in passato. In una intervista dello scorso anno Ibra ha raccontato dell’impatto fenomenale che ebbe Ancelotti al PSG. “Personalmente ho sempre avuto una buona relazione con Ancelotti e non parlo solamente sotto il profilo tecnico ma anche e soprattutto umano, l’ho sempre stimato come persona”. Parole importanti, una stima assolutamente ricambiata dall’allenatore azzurro. Di recente lo svedese ha anche inviato un videomessaggio al suo ex tecnico, proponendosi scherzosamente al Napoli: “Se hai bisogno di me vengo a darti una mano”
3) Ibra-Napoli, il riscontro mediatico
Il Napoli ha già conquistato il Messico con l’affare Lozano, schizzando in orbita con i follower. E non è ancora nulla: la risonanza che avrà il Chucky sul mercato americano si vedrà concretamente col passare del tempo, grazie al milione e 200mila followers che ha su Instagram l’attaccante ex PSV. Sapete quanti followers ha Ibrahimovic? 38 milioni. Ma a prescindere dai social, la fama di Zlatan lo precede in qualsiasi angolo del globo e lo rende ancora, nonostante i 38 anni, una star planetaria, fra i più famosi al mondo. Nell’ottica di una crescita internazionale del brand Napoli sarebbe di certo un colpo incredibile.
4) Ibra e i gol spettacolari: il San Paolo impazzirebbe!
La lunghissima carriera di Zlatan Ibrahimovic parla di 445 reti in 731 partite. Alcuni di questi gol sono stati fondamentali per regalare dei trofei importanti alle squadre in cui ha militato, molti sono semplicemente delle prodezze inimmaginabili. Ve ne proponiamo alcuni in una gallery di Youtube: immaginate cosa accadrebbe al San Paolo se segnasse una rete simile? Anche già soltanto per poterci essere in uno di “quei” momenti gli abbonamenti schizzerebbero alle stelle. Manna dal cielo per un Napoli che mai come in questo momento storico sta facendo una fatica bestiale nella fidelizzazione del tifoso.
5) Zlatan e la mentalità vincente
La mentalità, l’aspetto più importante se si vuole vincere un trofeo. Sembra facile avere sempre la tensione alta in una maratona come il campionato, e invece non è così. Ci vogliono anche gli uomini giusti, quelli che trascinano lo spogliatoio al successo trascinando i compagni soprattutto nei momenti difficili. Chiunque abbia giocato con Ibra afferma senza dubbio che lo svedese è uno di questi uomini qui. E del resto lo dice il palmares di Ibrahimovic: 4 scudetti in Italia, 4 in Francia, 2 in Olanda e 1 in Spagna in quella che è stata forse la stagione più difficile della sua carriera, agli ordini del Barcellona. E qualche coppa qua e là (comprese Europa League col Manchester United e Mondiale per Club col Barça) e una miriade di titoli di capocannoniere. Insomma l’uomo giusto per dare quel plus che al Napoli sembra mancare. Forse l’ultimo step per passare da eterni secondi ad un trionfo per il quale ormai non si può più attendere.