Napoli, la cessione di Higuain ha ormai 3 anni, eppure ancora si sentono tutti i benefici di quel contestato addio. A partire dal caso Icardi…
(da Tutti In Ritiro – Canale 21)
Chiamiamolo pure effetto butterfly, anche se di questi tempi Gonzalo Higuain a tutto può essere paragonato fuorché a una farfalla. Avete presente la famosa storia che un battito d’ali può cambiare per sempre il corso degli eventi? Ecco, a distanza di 3 anni il caso Higuain-Napoli spiega precisamente questa teoria. A partire proprio dalla possibilità che Mauro Icardi si vesta d’azzurro. Pensateci: se il Pipita continua a puntare i piedi per restare a Torino la Juve non può prendere Maurito.
E così De Laurentiis, che all’epoca lo avrebbe pagato almeno 70 milioni, a distanza di 3 anni può farsi lo stesso regalo quasi a metà prezzo, chiudendo intorno ai 40. Sarebbe la rivincita perfetta, dopo anni di polemiche e recriminazione. Se poi dovesse arrivare anche lo scudetto sarebbe una rivincita su tutta la linea.
Napoli, Higuain e l’effetto farfalla: tutti i benefici della sua cessione
Era il 26 luglio 2016 quando Higuain passò alla Juve per 90 milioni di euro. Il Napoli quei soldi li ha reinvestiti tutti, acquistando calciatori che in un modo o nell’altro stanno restituendo una situazione piuttosto florida. Con quei soldi, di fatto, il Napoli prese Zielinski, Milik, Diawara, Rog e Maksimovic. Il primo ha triplicato il suo valore, Milik non vale molto più dei 32 milioni pagati all’Ajax ma di certo non ha perso di valore, Rog e Diawara non hanno reso ma si sono comunque rivelati due discrete plusvalenze per il Napoli. E Maksimovic, per ora, resta un rincalzo prezioso per Ancelotti.
Insomma, i 90 incassati (e poi spesi) per l’attaccante argentino sono quasi raddoppiati, mentre l’investimento della Juve non si può dire certo virtuoso. Il perfetto esempio di effetto farfalla, ma se vogliamo anche un gran bell’esempio di giustizia divina.