Sarri Juve – Il tecnico ex Napoli ha parlato ancora spiegando i motivi che lo hanno spinto ad allenare i bianconeri, esaltandone la storia.
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Ai microfoni del canale ufficiale bianconero, JTV, Maurizio Sarri ha rilasciato la sua prima intervista da allenatore della Juventus. “Qui c’è una storia centenaria, diversa da quella ventennale del Chelsea – ha dichiarato – l’impressione è bella, c’è un grande gruppo. La società è compatta. La scelta dell’estero l’anno scorso era una scelta ponderata, ma una volta fatta mi sono reso conto che è un’esperienza straordinaria. In questo momento la Premier a livello di visibilità è il campionato più importante e ricco del mondo, il livello tecnico elevatissimo, le strutture straordinarie e quel che è importante è l’atmosfera negli stadi. Tifoserie che arrivano insieme allo stadio, bambini intorno alle panchine, qualcosa di bellissimo. Noi in questo momento siamo costretti a rincorrere, speriamo di migliorare e tornare quello che eravamo 20 anni fa: il punto di riferimento del calcio mondiale”.
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Sarri Juve: “Con Conte e Ancelotti può nascere qualcosa di nuovo”
Parlando del giro di panchine avvenuto in Serie A in questa estate, Sarri ha detto: “C’è il ritorno di Antonio Conte in una società importante, l’avvento finalmente di Giampaolo in un grande club di altissimo livello, cosa che meritava da anni. C’è Ancelotti a Napoli, l’arrivo di Fonseca è da valutare con attenzione perché ha grandi doti, a Sassuolo abbiamo un allenatore come De Zerbi emergente e di grande talento. A livello di allenatori non voglio dimenticare nessuno ma ho la sensazione possa innescarsi qualcosa di nuovo. Prima si parlava dell’esperienze inglese, con un livello qualitativo di calcio al momento irraggiungibile, ma noi abbiamo ancora un piccolo vantaggio: l’organizzazione societaria e tecnico-tattica. Poi se a livello economico il divario aumenta è chiaro che diventano irraggiungibili”.