L’ex dirigente della Juventus Cobolli Gigli ha espresso ai microfoni di TMW le sue perplessità sull’approdo di Sarri alla guida della Juventus
La notizia dell’approdo dell’ex tecnico del Napoli Maurizio Sarri sulla panchina della Juventus ha destato scalpore da entrambe le fazioni. I tifosi juventini sono divisi tra chi ritiene il tecnico giusto per la realtà bianconera, e chi invece non lo ritiene adatto, per il poco appeal internazionale e per il passato in azzurro. Tra i tifosi del Napoli invece c’è tanta delusione, per l’ex “Comandante” che si è macchiato di alto tradimento verso i colori che fino all’anno prima aveva difeso con onore proprio contro il club piemontese.
Cobolli Gigli al veleno su Sarri: “Ha detto che alla Juventus sono ladri”
Tra le fila degli scontenti c’è sicuramente l’ex dirigente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, che non ha dimenticato le parole al veleno di Sarri sul club bianconero negli anni precedenti. Ecco le sue parole pronunciate durante un’intervista a TMW: “Ricordo le cose poco piacevoli che Sarri ha detto sulla Juventus in passato, purtroppo ho il difetto di avere un’ottima memoria. Mi sembrava che prenderlo fosse avallare quindi il fatto che la Juve è una società di ladri, proprio come diceva lui, ma io alla Juve ci ho lavorato e posso garantire che non è affatto così. Sarri è un ottimo tecnico, questo è vero. Abbiamo visto tutti come giocano le sue squadre, ma ho dei dubbi sulla persona e vivrò dunque con un po’ più di distacco le prime partite”.
CRISTIANO RONALDO – “Mi sembra che la Juve stia diventando molto Ronaldo-centrica. Paratici probabilmente avrà cercato una soluzione di gioco più adatta alle sue caratteristiche. Mi ha colpito però che la seconda cosa che ha fatto Sarri in bianconero sia stata andare a fare lo scivolo sulla barca di CR7. È chiaro che il nuovo allenatore doveva conoscere i suoi giocatori, ma forse Boniperti li avrebbe chiamati a uno a uno in sede”.
CONTE-INTER – “Conte non ha mai sparato contro le altre squadre quando era alla Juventus, mi sembra assolutamente normale che abbia deciso di intraprendere una nuova sfida professionale”.