Intervistato ai microfoni di ‘Canale 21’, Antonio Ottaiano, ex agente di Lorenzo Insigne, ha parlato dopo la rottura del rapporto lavorativo con l’attaccante e capitano del Napoli, passato sotto la gestione di Mino Raiola.
A seguire le parole di Antonio Ottaiano, ex agente di Lorenzo Insigne, dopo il passaggio dell’attaccante e capitano del Napoli sotto la gestione di Mino Raiola: “I rapporti professionali a volte si interrompono, non c’è bisogno di aggiungere altro. Perché ha scelto Raiola? Non è una domanda che dovete fare a me… Se è maturo per altri palcoscenici? Io non credo in questa storia della maturità o meno, se un calciatore è bravo è bravo a qualsiasi età. Se finora è rimasto a Napoli è stato per una sua scelta, non certo perché non fosse pronto per andar via”.
Sulle possibili uscite in casa Napoli, e sulla possibile cessione eccellente di uno fra Allan, Insigne o Koulibaly, Ottaiano va per esclusione, e il ‘prescelto’ è proprio il suo ex assistito: “Faccio fatica a pensare che dopo Albiol possa andar via anche Koulibaly. Ci potrebbe essere la possibilità che possa essere ceduto uno degli attaccanti. Insigne? Certo, potrebbe essere lui il ‘sacrificato’, ho la sensazione che per il Napoli non sia insostituibile e che lui non si strapperebbe i capelli dovendo andar via. Certo, c’è bisogno che si verifichino le condizioni economiche adatte, ma ho l’impressione che per entrambe le parti non sarebbe un vero dramma separarsi. Al Paris Saint Germain? Certo, se arriva la proposta giusta che soddisfa tutti gli attori in gioco credo che l’affare si possa fare”.
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Sul rapporto tormentato che Lorenzo Insigne ha con la tifoseria napoletana: “Credo che nella vicenda Insigne ci sia il modo complicato che questa città ha con i suoi figli – racconta Ottaiano – Nessuno riesce ad essere davvero profeta qui a Napoli. Qui c’è un modo di amare molto particolare, molto poco convenzionale, poi il modo di reagire dipende anche dal carattere del calciatore e dalla sua capacità di assorbire certe pressioni. Lorenzo è un istintivo, vive dei momenti di rabbia nei confronti di certe cose, ma poi gli passa e gli scivola via. Non dimentichiamo che i calciatori sono persone, ognuno ha il suo carattere. Ci sono alcuni che magari reagiscono con diplomazia, che prima di rispondere ci pensano due volte. Lui invece risponde di istinto e per questo a volte viene bersagliato”.
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