Calciomercato De Laurentiis – Il presidente del Napoli ha parlato del mercato e dei prossimi obiettivi: un attaccante e un terzino. Ma in un solo caso.
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Il futuro è già in programma per il Napoli, la cui dirigenza, in sintonia con i dettami di Aurelio De Laurentiis e Carlo Ancelotti, sta lavorando per poter ottenere una rosa di altissima qualità e che rispetti le volontà del mister dal punto di vista tattico. Proprio il patron del club azzurro ha parlato ai cronisti presenti a Malta, dove oggi è in programma l’assemblea dell’ECA: “L’estate è lunga, siamo l’unico club che non ha avuto rivoluzioni interne. Abbiamo Ancelotti per altri due anni, prima di comprare dobbiamo vendere. Abbiamo già preso Di Lorenzo, agirà sulla fascia destra. Attaccanti? Ne abbiamo a iosa, prima di decidere chi comprare bisognerà capire chi vendere. Abbiamo già preso il terzino destro, ora servono un attaccante e un terzino sinistro, ma solo se esce qualcuno dei nostri”.
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La politica che il proprietario di Filmauro vuole mettere in atto per il prossimo calciomercato del Napoli è chiara: solo innesti mirati, in reparti dove urge cambiare per necessità, e soprattutto niente esuberi. Ci saranno nuovi arrivi, dunque, ma soltanto nel caso in cui venga trovata una nuova destinazione a quanti non rientrano nei piani tattici di mister Ancelotti. Per il nuovo terzino sinistro e per l’attaccante, in altre parole, si dovrà attendere prima che qualcuno gli faccia spazio in rosa. Mario Rui è il sicuro partente per quanto riguarda la fascia mancina, mentre per l’attacco il discorso è più tortuoso: bisognerebbe capire prima le intenzioni di calciatori come Insigne e Mertens, altrimenti i sacrificati sarebbero Ounas e Verdi.
Sulla riforma delle Coppe europee, De Laurentiis ha risposto: “Non sono d’accordo: ne vedremmo una per ricchi, una per medi e una per poveri. Ho molti dubbi su questa organizzazione. Mi preoccupa la divisione dell’Europa: l’Inghilterra ha il problema della Brexit, la Spagna è divisa, la Francia e l’Italia sono in un delirio assoluto. Bisogna unirsi”. Per cui, il suggerimento del presidente del Napoli è: “Ci sono cinque paesi che hanno un fatturato molto più alto di altre Nazioni e si possono permettere di comprare i giocatori più importanti. Questo crea uno sbilanciamento con coloro che hanno meno possibilità economiche. Facciamo due Champions League: una con Inghilterra, Italia, Spagna, Francia e Germania e un’altra con gli altri Paesi. Poi le prime cinque di entrambe si sfiderebbero e anche i più deboli potrebbero vincerla. Già fare la Champions e l’Europa League è mortificante per molte squadre”.
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