Una squadra che retrocede con largo anticipo come quest’anno il Chievo Verona ha un lato positivo: può mettere in mostra qualche giovane talento senza l’assillo del risultato, senza temere che possa bruciarsi.
E i veronesi un talentino ce l’avevano già pronto, un diamante grezzo piccolo ma già molto prezioso. Si chiama Emanuel Vignato, è nato nel 2000 in provincia di Verona, ma con la mamma brasiliana. Bravo, talmente tanto che già a 17 anni il Brasile e l’Italia se lo contendevano per le nazionali giovanili. Lui alla fine ha scelto l’Italia, e ha fatto bene. Qui sta crescendo, qui si sta affermando già come uno dei prospetti più importanti della sua generazione.
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Non bassissimo ma ancora molto mingherlino, fisico sicuramente ancora da formare, Vignato ha una tecnica di base sopraffina e un dribbling ubriacante. In campo può fare l’esterno offensivo e il trequartista: sarebbe di fatto un jolly offensivo futuribile e molto promettente. Al Chievo ha già esordito ed ha anche già trovato il primo gol in A, un capolavoro lo scorso 20 aprile contro la Lazio. Il Napoli, come tutte le altre big di A, lo segue con attenzione, anche perché potrebbe essere un’occasione visto che Vignato ha il contratto in scadenza a giugno 2020. I buoni rapporti con la società di Campedelli potrebbero favorire uno straordinario colpo in chiave futura.
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