L’ex Campione del Mondo ed attuale allenatore del Guangzhou Evergrande ha svelato le sue idee sulla situazione dell’attuale capitano azzurro
Insigne resterà ancora per diverse stagioni con la maglia del Napoli. Fabio Cannavaro, attuale allenatore del Guangzhou Evergrande ha svelato ai microfoni de “Il Corriere dello Sport” il suo pensiero sulla situazione che si è venuta a creare intorno al capitano azzurro conoscendo da vicino l’ambiente partenopeo: “Il problema non è Insigne, ma questa tendenza a cercare un capro espiatorio. Qui vogliono vincere tutti e sempre non si può, è il destino dei profeti in patria o di chi cerca di esserlo. Quando parte la caccia al colpevole inevitabilmente viene individuato con il proprio concittadino. Fossi in Insigne resterei senza alcun dubbio: quella maglia e quella città meritano di avere un simbolo. Sa che sarà dura, ma ormai è abituato a certe sensazioni”. Poi ha aggiunto: “Momento difficile per i presidenti: contestano a Roma, a Firenze e anche a Napoli. Sono storie differenti. Ognuno, oggi, può avere una identità che non può ignorare la consistenza economica: probabilmente a Roma l’irritazione è scatenata dalla consapevolezza di aver perso un’occasione, perché in questa squadra c’erano calciatori di livello e sono stati ceduti in nome delle esigenze di bilancio. Il calcio è mutato, prima si spendeva e pazienza se poi si falliva. Ora si guardano i conti e mi sembra corretto”.
Napoli, Meret è il futuro per Cannavaro
Lo stesso Fabio Cannavaro ha, infine, svelato il suo pensiero intorno alla Nazionale maggiore: “Roberto Mancini mi sta entusiasmando, per come si è posto, per la sua idea di calcio, per la ricerca di un percorso e per la fiducia accordata ai giovani. Abbiamo di nuovo un futuro con Chiesa e Bernardeschi, con Zaniolo e due portieri che rispondono ai nomi di Donnarumma e Meret”.