A Dimaro l’allenatore emiliano aveva svelato la sua idea sul ruolo dell’estremo difensore, ma contro la SPAL si è visto un cambiamento sostanziale nel svolgimento di gioco azzurro
Protagonista ieri contro la SPAL, Alex Meret si sta consacrando a livello nazionale ed europeo difendendo la porta del Napoli sfornando una serie di prestazioni eccellenti. Per alcuni addetti ai lavori l’estremo portiere friulano è tecnicamente migliore anche di Gigio Donnarumma. Lo stesso Carlo Ancelotti lo ha coccolato ed esaltato nel corso della stagione, ma rispetto alle dichiarazioni dell’allenatore emiliano durante i primi giorni di ritiro a Dimaro qualcosa è cambiato nell’idea di gioco. Il tecnico di Reggiolo aveva dichiarato: “Meret corrisponde al mio portiere ideale. Il calcio sta cambiando molto, si sta cercando di cambiare anche le caratteristiche che deve avere un portiere: adesso dev’essere bravo coi piedi, dev’essere bravo nella costruzione. Per me il portiere ideale è il portiere che para, punto. Poi può essere bravo con i piedi, può arrampicarsi sugli alberi. L’importante è che abbia due mani che possano parare”. Nel match di Ferrara contro la sua ex squadra, una della azioni più pericolose create dagli azzurri è stata imbeccata proprio dal mancino del portiere friulano. Finora, infine, Meret ha collezionato in stagione 21 presenze complessive subendo 18 gol con la porta inviolata ben nove volte.
Non solo tra i pali con interventi decisive, ciò che è balzato agli occhi durante il primo tempo di Spal-Napoli è stata la tranquillità dell’ex Udinese nel gestire la palla aspettando i movimenti giusti dei suoi compagni di squadra. Ancelotti ha cercato di mettere in difficoltà la compagine di Leonardo Semplici con rotazioni e numerosi scambi di posizione per far distogliere l’attenzione nell’uno contro uno.
2. La palla torna nei piedi di Meret che aspetta i movimenti di difensori e centrocampisti, ma questa volta è Zielinski, schierato nel ruolo di seconda punta, a venire incontro al portiere azzurro per cercare di un dare un appoggio utile. Dopo un movimento eseguito nella zona centrale del campo, Allan si sposta, invece, velocemente sulla fascia destra con Malcuit che passa in una posizione più avanzata.
3) Prima Zielinski, poi Allan si liberano per un secondo del proprio avversario giocando la palla a sostegno di Meret, che cerca il momento giusto per trovare il pertugio giusto nella zona centrale del campo. I vari cambiamenti dei giocatori di Ancelotti sono propedeutici a non dare punti di riferimento soprattutto ai centrocampisti SPAL, che devono rincorrere ad uomo Zielinski e compagni.
4) Infine, Meret cerca l’appoggio a Milik con un lancio lungo preciso con Callejon che stringe al centro e con Malcuit che funge da esterno offensivo. La palla arriva all’esterno spagnolo che si lascia andare con una conclusione dalla distanza, che finisce di poco a lato.
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