Insigne e Callejon sono stati protagonisti di due brutti episodi con la tifoseria azzurra: per quest’ultimo sono arrivate le scuse, gelo invece per il capitano
18 aprile 2019 – 28 aprile 2019. Due date che per il tifoso del Napoli identificano due partite precise e due eventi a loro modo molto simili tra loro.
Napoli-Arsenal, azzurri virtualmente fuori dall’Europa League. Al 61° minuto Carlo Ancelotti decide di far uscire Lorenzo Insigne per far posto ad Amin Younes. Un attimo che diventa eterno: in quel momento il pubblico presente al San Paolo scarica tutta la frustrazione e la delusione per lo spettacolo offerto in campo dagli azzurri proprio sul capitano azzurro, subissandolo di fischi e suscitando la sua reazione infastidita.
Frosinone-Napoli, Josè Maria Callejon, 300 presenze appena raggiunte, si avvicina al settore ospiti per regalare la sua maglia ai tifosi. Ma qualcuno non la prende bene e la restituisce al mittente, fra lo stupore dei calciatori e dello stesso Ancelotti.
Due momenti con due protagonisti diversi ma soprattutto due reazioni molto diverse da parte della tifoseria, organizzata e non. Nel caso di Callejon la condanna è stata praticamente unanime, con tanto di incontro fra il calciatore e una delegazione della Curva A per scusarsi con lui e spiegargli che la contestazione era soltanto all’indirizzo della società. Un gran bel gesto, sacrosanto, molto differente dalla reazione suscitata dopo i fischi ad Insigne. Nessuna scusa in quel caso, anzi: un gelo pesantissimo, che si è sciolto (in parte) soltanto dopo il rigore che Lorenzo ha tirato con grande coraggio al 97′ di Napoli-Cagliari, al cospetto di un pubblico che in realtà sembrava quasi non veder l’ora che sbagliasse per ricominciare con le critiche.
Il gol siglato da Insigne nella gara contro il Cagliari sembra aver suggellato la pace tra lui e il Napoli, con il pubblico che ha urlato a gran voce il suo nome e la sua esultanza in cui sventola la maglia azzurra in sfogo e di rivalsa. Il tutto condito con le parole al miele dell’attaccante di Frattamaggiore nel post-partita, in cui ha ribadito tutto il suo orgoglio nell’indossare la fascia di capitano del Napoli e la sua voglia di continuare a farlo anche in futuro. Volontà espressa anche dal tecnico Ancelotti, che non ha alcuna intenzione di privarsi di lui per il futuro.
Insigne è un patrimonio del Napoli, e lo sarà anche in futuro. Un patrimonio che anche i tifosi devono apprezzare e proteggere, come hanno fatto (benissimo) con Callejon. L’amore che anche Insigne ha per la maglia, per il popolo e per la città, lo ha sempre ribadito con fierezza in ogni occasione. E ora, con il rinnovo alle porte e la riconferma con tanto di fascia al braccio, lo ha anche dimostrato con forza. L’occasione giusta per riconciliare una tifoseria bollente e un calciatore spesso maltrattato ingiustamente.
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