Con la stagione che si avvia al termine, Ancelotti sembra intenzionato a modificare lo spartito della squadra che verrà
Un’estate diversa, un’estate con l’albero di Natale. La stagione volge al termine e si inizia già a ragionare su quello che sarà il Napoli del prossimo anno. Ancelotti ha giocato per tutta la stagione con un 4-4-2 un po’ scomposto, che si è trasformato a seconda delle esigenze in un 4-2-3-1 o anche in un 3-5-2, con Maksimovic o Hysaj in veste di falso terzino. L’ago della bilancia, quest’anno come probabilmente il prossimo, è stato e sarà Josè Callejon. Una delle variazioni sul tema Ancelotti l’ha proposta con l’Atalanta: Hysaj bloccato a sinistra, Malcuit faceva il fluidificante e Callejon si accentrava a fare l’interno di centrocampo. La squadra azzurra così potrebbe cambiare leggermente svolgimento dell’idea di gioco con un giocatore davanti alla difesa capace, inoltre, di dettare i tempi di gioco al Napoli.
Napoli, la possibile rivoluzione di Ancelotti
I vari nomi messi nel mirino del Napoli, oltre a questo modulo un po’ atipico, inoltre, lasciano pensare che in qualche occasione l’allenatore potrà provare anche il suo proverbiale 4-3-2-1, altrimenti noto come albero di Natale. Allan a fare il pilastro davanti alla difesa, al suo fianco Callejon o un centrocampista più di quantità, e poi una mezzala di qualità come Fabian o Zielinski. E poi il centravanti con alle spalle due trequartisti, uno più votato ad aiutare il centrocampo e l’altro più vicino alla punta, un po’ come erano Kakà e Seedorf ai tempi del super Milan ancelottiano. Anche il mercato, visti i nomi che girano, sembra indirizzarsi verso questa direzione. Ma al momento è tutto prematuro. Il mister ha lasciato intendere di avere le idee piuttosto chiare su quello che sarà il Napoli del prossimo anno. Una squadra duttile, mai legata ad una sola chiave di gioco, pronta a cambiare assetto anche in corso d’opera. E soprattutto con tanta fantasia al potere, con l’opzione “natalizia” come jolly nel mazzo.