Arsenal-Napoli è stata una gara nella quale i reparti azzurri non hanno funzionato. Un solo partenopeo si salva nella sfida dell’Emirates.
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Il Napoli torna sconfitto da Londra ma ha ancora speranze di qualificazione alle semifinali di Europa League, certo sarà difficile perché ribaltare il 2 a 0 subito dall’Arsenal rappresenta una vera e propria impresa, ma come ci insegna la Juventus nel calcio tutto è possibile. Bisognerà fare la partita perfetta per poter continuare la corsa nella manifestazione continentale. Intanto contro gli inglesi la compagine azzurra è incappata in un’altra giornata negativa. I temi dominanti dell’incontro sono stati il cattivo rendimento degli esterni difensivi, la gara mediocre dei centrali arretrati, la partita assolutamente sottotono del centrocampo e la mancanza d’ispirazione degli attaccanti. Scadente la gara dei due terzini Hysaj e Mario Rui. Entrambi si sono fatti sopraffare dalle folate veementi dell’attacco inglese, sono risultati anche troppo fallosi e non hanno mai dato sicurezza al reparto. Brutta anche la partita dei centrali difensivi. In alcuni casi sia Koulibaly che Maksimovic sono apparsi lenti e macchinosi e non sono riusciti ad arginare la forza esplosiva degli attaccanti britannici.
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Arsenal-Napoli: Meret decisivo, al ritorno serve l’impresa
L’unico del reparto che si è salvato dalla giornata nefasta è stato il portiere Meret, autore di almeno quattro interventi decisivi che hanno impedito all’Arsenal di dilagare. Il giovane portiere è stato senza dubbio il migliore azzurro in campo. Da dimenticare la partita del centrocampo partenopeo. Allan è soltanto un lontano ricordo del giocatore ammirato ad inizio stagione, Callejon non ha spinto come suo solito e Fabian Ruiz si è fatto sistematicamente travolgere dalla mediana avversaria che attaccava gli spazi con una voracità straordinaria. Spento anche il fronte d’attacco. Mertens contro i Gunners è sembrato completamente avulso dalla manovra, ha dialogato pochissimo con i compagni e non ha tirato quasi mai in porta. Appena sufficiente la partita di Insigne che ha avuto la possibilità di giocare fin dal primo minuto ed ha creato qualche palla gol per i compagni ma si è macchiato di un grave errore sotto porta che grida ancora vendetta. Comunque male, ma non malissimo. Si cercherà di recuperare la qualificazione al San Paolo ma a dirla tutta non appare un’impresa del tutto semplice.
di Ferdinando Guma.