Carlo Ancelotti manda tutti in ritiro a Verona: il mister ha tenuto a rapporto la squadra dopo il Genoa: i motivi per cui era furibondo
Furioso. Carlo Ancelotti non ci sta e dopo la nuova figuraccia col Genoa non le manda certo a dire. Il mister, se possibile, è più arrabbiato dei tifosi per l’atteggiamento mostrato in campo dal suo Napoli. Distratto, sfilacciato, molle soprattutto in quelle che sono le colonne portanti della squadra. Già, perché oltre ai rincalzi chi fra Empoli e Genoa è sembrato la brutta copia di sé stesso sono Allan e Koulibaly, ormai i trascinatori assoluti della squadra. L’allenatore azzurro ha tenuto a rapporto la squadra a Castel Volturno con una sfuriata delle sue. Si sa, lo conosciamo bene. Sempre pacioso, sereno e conciliante, quando poi si arrabbia Ancelotti fa tremare le pareti. E così è stato nel dopo-Genoa. Stop ai cali di concentrazione, stop alle disattenzioni in difesa, stop a quell’atteggiamento da primi della classe che aspettano solo l’esame di maturità e dimenticano le interrogazioni. I dettami tattici sono chiari e vanno seguiti alla lettera, senza più abbassare la guardia.
Napoli, la decisione di Ancelotti: dopo l’Arsenal in ritiro a Verona
Con l’Arsenal non ci sarà neppure bisogno di ribadirlo, ma è importante che lo stesso atteggiamento ci sia anche col Chievo, ed ecco il perché di una decisione forse controversa ma sicuramente necessaria: dopo Londra il Napoli e Ancelotti saranno in ritiro a Verona per preparare meglio la sfida col Chievo e non abbassare la guardia. Magari vincere non aiuterà a vincere, ma stare sull’attenti aiuta a stare sempre attenti. Un punto di svolta mentale che è lo step più importante, forse l’ultimo per passare da gruppo bellissimo a gruppo vincente.