Alex Meret si è ambientato subito bene a Napoli, superando le difficoltà legate agli infortuni: “Napoli ti strega, qui c’è tutto per vincere. Ho due sogni”
Parla a ‘Il Mattino’ in edicola oggi Alex Meret. Tanti i tempi toccati dal portiere del Napoli, che in poche partite ha sbagliato poco o pochissimo, a differenza di altri nomi quotati. Si comincia dall’Arsenal: “Siamo consapevoli del fatto che non sarà facile, ma andiamo a Londra con il morale alto ed una buona condizione generale, nonostante Empoli. Sappiamo che i Gunners sono forti, e sappiamo che lo siamo anche noi. Dobbiamo limitare al massimo i cali di rendimento, la carica che saprà darci Arsenal-Napoli riuscirà a farci superare la difficoltà di affrontare una compagine di alto livello. Intanto c’è il Genoa, e puntiamo alla vittoria coi liguri per rafforzare il secondo posto e le nostre convinzioni”. Sulla Juventus: “Il suo primo posto dimostra che noi dobbiamo migliorare in concentrazione e non peccare in atteggiamento. Solo così si può essere sempre primi: non devi mai perdere punti. Comunque noi siamo contenti di quello che abbiamo fatto. Questo secondo posto rappresenta una base importante per costruire le future vittorie e restare più forti di tutte le altre che stanno dietro di noi e continuano ad avere difficoltà”.
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Meret parla anche dei suoi colleghi di reparto, Ospina e Karnezis: “David possiede una grande reattività, Orestis è completo come pochi in giro. A lui ruberei davvero tutto, specie in tecnica. Mi vedo molto a lungo al Napoli, mi trovo talmente bene che vorrei dire di restate per sempre. Sicuramente per un bel pò di anni. Questo è un posto unico al mondo e la squadra è tra le più importanti d’Europa”. Riguardo agli infortuni “me ne sono capitati alcuni negli ultimi anni tali da dover stare lontano dal campo per un pò di tempo. Ogni volta poi bisogna ripartire da zero, senza dover rimuginare su quanto mi è accaduto. Se mi facessi condizionare dalla paura di rifarmi male sarei limitato e non darei il massimo”. Poi il rapporto con Napoli città: “Per un friulano può essere difficile amare questo posto immediatamente. Questo perché dalle nostre parti c’è una tranquillità che qui non è semplice trovare. Ma il clima, la cucina e tutto ciò che offre Napoli ti stregano in poco tempo. E ti fanno scordare qualsiasi stupido luogo comune”.
Si parla di mister Ancelotti: “Mi ha subito colpito per l’umanità di cui è capace. Gestisce il gruppo con semplicità, senza far pesare la sua autorità. E da fiducia a tutti, considera ogni suo calciatore. La sua forza è proprio saper controllare lo spogliatoio. So che Zoff ha speso belle parole per me: sapere che mi considera un suo erede – anche perché siamo conterranei – è una cosa che fa venire i brividi. Lui è una leggenda del calcio italiano. Il suo paese di origine, Mariano del Friuli, è alquanto vicino al mio. Poi ci somigliamo per carattere, come tanti altri friulani. Vorrei tanto incontrarlo, sarebbe un sogno sia per me che per mio padre. Anche lui è stato al Napoli e a differenza sua io vorrei centrare lo scudetto, lui non ci riuscì purtroppo. È un desiderio che farò di tutto per trasformare in realtà, perché i nostri tifosi lo meritano. Spero di farcela già l’anno prossimo”.
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