Il Napoli ha di che gioire per Alex Meret: il portiere azzurro è il migliore nel suo ruolo nel calcio italiano, e sono bastate poche partite per dimostrarlo.
Sampdoria-Milan è stata decisa da un errore di Donnarumma. Il suo ‘rivale’ Meret scende in campo invece oggi con il Napoli in casa della Roma. I due si giocano il posto da titolare nell’Italia del presente e del futuro, ed a discapito del milanista giocano già diverse incertezze. Purtroppo per lo stabiese, si tende a ricordare gli errori più facilmente delle grandi cose. Il 20enne portiere milanista qualche buon intervento l’ha anche fatto a Genova, ma l’orripilante ‘passaggio’ a Defrel lo inchioda sul banco degli imputati ancora una volta dopo altre topiche compiute in passato. E questo non può fare altro che riportare in auge il paragone con il suo collega del Napoli. Meret, più grande di due anni, è tutto sommato ancora agli inizi della sua esperienza nel calcio che conta. L’esordio in Serie A è arrivato solamente l’anno scorso, dopo essersi messo alle spalle un infortunio serio quando era in prestito alla SPAL. Anche questa stagione era cominciata con un grave incidente fisico che lo ha frenato da luglio a dicembre. Ma questo colpisce ancora di più: a Meret sono bastate poche partite per destare una grande impressione e per dare l’idea di un elemento che, ad oggi, sembra avere delle capacità mentali eccezionali, pari a quelle tecniche e fisiche.
Meret, impressionante per capacità tecniche, fisiche e mentali
Alessandro Nista, preparatore dei portieri del Napoli, lo chiama ‘albatro’, per via della capacità di coprire una vasta porzione di spazio quando apre le braccia di fianco. Esattamente come fanno gli albatros con la loro estensione alare. Ma Meret è molto di più: è freddo, sempre pronto, sembra uno con alle spalle trecento, quattrocento partite ad altissimo livello anziché le attuali 23 gare disputate al momento in Serie A. Che fanno il paio con le 30 in B e le appena 4 in ambito internazionale con l’esordio in Europa League avvenuto a Zurigo a metà febbraio. Poi chiaro che sbagliare è una cosa che può capitare a tutti. Ma a lui non ancora. E se pure fosse, l’impressione che il friulano dà è che un eventuale sbaglio non possa fare altro che perfezionarlo ulteriormente. E pensare che anche nell’Under 21 le convocazioni e le presenze in campo sono state appena 2. Il tutto dopo una buona trafila di 38 match tra Under 16, 17, 18 e 19. Poche partite per far capire a tutti come al momento sia Alex Meret il miglior portiere italiano in circolazione. E di gran lunga.