Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de “La Repubblica” in cui ha parlato anche di futuro e di calciomercato.
Mai banale. L’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, ha concesso una lunga intervista ai microfoni de “La Repubblica” parlando del suo rapporto con la città partenopea: “Mi trovo molto bene, per ora è la soddisfazione più grande. Il feeling reciproco non era scontato: con la società sto lavorando in sintonia, la città mi ha subito conquistato”. Poi ha aggiunto: “Non avevo mai vissuto in una città di mare. Di Napoli si ha una immagine parziale, bellissima cartolina, con i suoi problemi. La sto scoprendo abbastanza funzionale, sarò fortunato ma non vedo mai tanto traffico. E la gente mi rispetta, non è invadente se mi incontra in strada o al ristorante, a dispetto dei luoghi comuni”.
Il tecnico di Reggiolo, poi, ha parlato anche del suo futuro sulla panchina azzurra: “De Laurentiis mi vorrebbe qui a vita, ma posso dargli garanzie psicofisiche per 8 anni al massimo. Il tempo passa e da rimbambito in panchina non mi ci vedo…”.
Napoli, il progetto di Ancelotti
Lo stesso Carlo Ancelotti ha svelato anche il suo progetto tecnico che verrà: “Ho una squadra già ben strutturata e con margini di crescita, anche se giovane. Nei ruoli cardine siamo a posto, la spina dorsale è robusta: due portieri di valore, una difesa affidabile con un fenomeno come Koulibaly, il centrocampo ben strutturato con Allan, Zielinski e Fabian, pedine di spessore in attacco. Siamo destinati a crescere, con investimenti mirati e fatti in sintonia col club. Il Napoli non è costretto a vendere e tanto meno a realizzare plusvalenze. Koulibaly da qui non si muove”.
L’allenatore del Napoli ha parlato della distanza in classifica dalla Juventus capolista, che si avvia all’ottavo successo di fila nel campionato italiano: “Ho già detto che sono troppi: nessuno aveva mai avuto la continuità di questa Juve, perciò siamo stati più competitivi in Europa. Gli otto scudetti di fila raccontano un dominio assoluto: la A è in linea con Ligue 1 e Bundesliga. Ma quest’egemonia diminuirà, le milanesi verranno fuori”. Poi, infine, ha svelato i tempi di recupero di Raul Albiol: “Torna in Italia lunedì, già pronto. Potrebbe farcela, insomma, ma non vogliamo forzare. Ci proveremo per il ritorno al San Paolo. L’unico fuori dai giochi è Diawara“.