Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, è tornato a parlare della sua avventura sulla panchina degli azzurri durante il suo incontro con gli studenti della Luiss di Roma.
Ancora a ruota libera. L’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, si è raccontato questo pomeriggio agli studenti della Luiss di Roma parlando ancora una volta del suo ritorno in Serie A: “Tornare in Italia per certi versi è stato molto piacevole, perché all’estero ci sono problematiche di varia natura come la lingua. In questo caso è difficile trasmettere emozioni ai propri calciatori. E a volte risulta più importante la trasmissione delle emozioni piuttosto che una trasmissione di valori tecnici. L’emozione si può trasmettere solo in questo modo: siamo avvantaggiati in Italia, si può avere un dialogo molto più diretto”.
Poi ha aggiunto: “Dall’altra parte però ci sono cose in cui in Italia si è molto più dietro rispetto all’estero, come per gli aspetti ambientali. Il problema razzismo deve essere risolto: sarebbe stupido non farlo”.
Napoli, Ancelotti sulle statistiche e sull’analisi dei dati
Il tecnico emiliano, infine, ha parlato del suo rapporto con le statistiche e con l’utilizzo dei dati in allenamento e in partita: “A me non interessa quanto corre un giocatore, ma interessa quanto cammini e sviluppi la velocità di punta più alta rispetto agli altri. Non mi interessa se nel complesso corre di meno. Il dato tecnico correlato con il risultato non dà un’idea reale: se fai più possesso non è detto che vinci, se fai meno possesso non è detto che perdi. Abbiamo sviluppato una nuova tecnologia che ci dice se un giocatore ha fatto la scelta giusta o sbagliata”.