Napoli, Mertens meglio al fianco di Milik: tanti cross inutili per il belga

Astinenza Mertens
Mertens in Sassuolo-Napoli © Getty Images

Ogni allenatore ha la sua propria idea di gioco. Da Sarri ad Ancelotti, è cambiato il modo di servire l’attaccante del Napoli: Dries Mertens meglio nel ruolo di rifinitore alle spalle di Milik. 

Al termine della sconfitta rimediata in casa contro la Juventus, Dries Mertens aveva svelato il suo malcontento in mixed-zone: “C’è un altro gioco ora, facciamo tanti cross e non è che sono Crouch. Stiamo facendo un altro gioco e io sto cercando il mio lavoro, provo a dare tutto”. Il folletto belga del Napoli non ha ancora trovato il gol nell’anno solare 2019 fermandosi ad otto gol in 25 presenze in Serie A con l’ultima rete che risale a fine dicembre nella vittoria casalinga contro il Bologna. Dopo le ultime due stagioni entusiasmanti nel 4-3-3 di Maurizio Sarri con 56 gol segnati in tutte le competizioni, l’attaccante azzurro non si è trovato perfettamente a suo agio nel ruolo di prima punta nel 4-4-2 ideato dal tecnico di Reggiolo. Anche nella sfida di ieri al Mapei Stadium contro il Sassuolo Malcuit e Ghoulam hanno messo al centro diversi cross poco pericolosi per la retroguardia neroverde. Soltanto con l’ingresso in campo di Milik qualcosa è cambiato sulle palle aeree. Ma va detto che nel primo tempo lo stesso Mertens si è divorato un gol davanti a Pegolo facendosi rimontare in velocità dal difensore del Sassuolo Demiral, molto bravo ad evitare il gol sradicando la palla in scivolata dai piedi del belga.

Per essere sempre aggiornato sul Napoli CLICCA QUI

Napoli, Mertens meglio al posto di Insigne

Contro Parma e Salisburgo il tandem d’attacco composto da Mertens e Milik ha funzionato alla grande con ben sette gol messi a segni e zero subiti. Nello scacchiere tattico di Ancelotti il belga ha dimostrato di saper giocare meglio come rifinitore nel ruolo di trequartista alle spalle dell’attaccante polacco. L’ex Ajax, infine, può sfruttare i numerosi cross messi al centro dai terzini del Napoli, che vanno spesso sul fondo nell’arco dei novanta minuti di gioco.

Gestione cookie