Le curve della Juve sono in guerra tra loro: la Sud contesta Agnelli, la società ed il caro-prezzi, l’altra però dissente e ci sono insulti reciproci.
Tempi duri alla Juve. I tifosi organizzati ce l’hanno con la società per il caro-biglietti. E la polemica fa seguito a quanto già divulgato nei mesi scorsi dalla trasmissione ‘Report’, riguardo ai rapporti tra il club bianconero ed alcuni rappresentanti della curva implicati in un giro di bagarinaggio legato ad attività malavitose della ‘ndrangheta. Ma in questa circostanza che ha portato i curvaioli juventini a scendere sul sentiero di guerra nei confronti del club torinese, ad essere considerato un ‘bagarino’ è proprio il presidente Andrea Agnelli. Colpa del caro-prezzi. Difatti è proprio questa la colpa principale che viene imputata alla dirigenza della Juve e ad Agnelli. Già nella partita di venerdì scorso contro l’Udinese c’erano stati dei cori di protesta. Ora però sono spuntati dei messaggi lasciati in nottata da alcuni ultras bianconeri, e scritti sui muri antistanti lo ‘Juventus Stadium’. A detto dei supporters organizzati, lo stadio è diventato un teatro tanto sono diventati costosi i biglietti.
Juve, contestazione durissima e scontro tra le curve
L’ambiente attorno ai rivali scudetto del Napoli è insomma diviso. La contestazione è deflagrata ad appena due giorni di distanza dalla sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid. E che vede Cristiano Ronaldo e compagni dover rimontare ad uno svantaggio di 2-0. Ma una delle due curve dissente da questa forma di protesta, ed infatti in Juve-Udinese si è assistito ad una sorta di botta e risposta. A lamentarsi è in particolare la Sud, con i suoi rappresentanti che sono stati tacciati dalla Nord e da tutto lo stadio di essere degli “scemi”. La Sud ha replicato con coni anche più duri. “La Juve siamo noi” e “Siete un pubblico di m…”. Inoltre tutti gli altri tifosi sono stati definiti dai dissidenti degli “schiavi di Agnelli”.
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