Carlo Ancelotti sa cosa serve al Napoli per poter centrare scudetto ed acquisire prestigio internazionale: il progetto non è mai stato così forte.
L’anno prossimo si aprirà un nuovo ciclo per il Napoli. In diversi andranno via per essere sostituiti da elementi più giovani e dalle caratteristiche più congeniali al gioco ed alla filosofia di Carlo Ancelotti. E gli ultimi tre mesi della stagione serviranno per capire di chi l’allenatore potrà fare a meno e chi invece merita la riconferma per tentare la scalata allo scudetto, dopo un’annata giudicata di transizione da tutti i principali attori azzurri. Dallo stesso Ancelotti a De Laurentiis, fino anche ai giocatori, c’era la consapevolezza che al primo anno in panchina con il tecnico emiliano sarebbe stato difficile imporsi nella lotta per il tricolore. Ma al tempo stesso vigeva la certezza che si sarebbe potuto lavorare in maniera importante per consolidare basi ancora più solide che in passato.
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Napoli, il progetto ha preso il volo come non mai
E tant’è vero, il Napoli è secondo in campionato, dove continua ad esprimere il gioco migliore di tutti (e ha colpito pure 20 pali in stagione, variabile che ha inciso non poco in negativo sui risultati). La squadra è comunque certa di essere ancora presente in Champions League ed è ampiamente in corsa per vincere l’Europa League. Tra l’altro i buoni risultati nella competizione europa, che vede gli azzurri con un piede e mezzo ai quarti di finale, dovrebbero fare finalmente si che il sorteggio Champions di agosto risulti in discesa. Troppe volte la sorte avversa ha rallentato l’ascesa di un Napoli che a differenza di tante altre rivali ha sempre avuto le idee chiare su ciò che fare.
Il partito dei criticoni ha perso: questo Napoli è incontestabile
Con buona pace dei soliti contestatori, sia del tifo organizzato che del divano, i quali il più delle volte hanno argomentazioni per criticare che però poggiano sul niente. Basta soltanto riflettere su quanto fatto da agosto ad ora. Anche sul solo piano del gioco: si è passato dalle vittorie ‘sarriane’ contro Lazio e Milan al dominio totale di gioco contro la Juventus (risultato a parte, ma l’esito di quella sfida è davvero inspiegabile) ed in partite contro la Lazio ed il Parma, tanto per fare due esempi recenti. Ancelotti lo ha detto: “Ci manca davvero poco per vincere qualcosa”. Ed a luglio a Dimaro le certezze saranno davvero parecchie in più rispetto all’estate 2018.
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