Piotr Zielinski è l’arma in più del Napoli targato Carlo Ancelotti. La posizione ibrida nel 4-4-2 ideata dal tecnico di Reggiolo è stata la mossa vincente.
Da interno del centrocampo a tre con Sarri alla doppia funzione di esterno/trequartista con Ancelotti. L’esplosione di Piotr Zielinski ha delle motivazioni soprattutto di natura tattica, capace di esaltare tutto il suo potenziale in zona di campo specifiche. Con meno compiti difensivi rispetto a Sarri, il centrocampista polacco è diventato imprevedibile ed imprendibile quando converge sulla zona trequarti lavorando così nell'”half-spaces” di sinistra. Una delle giocate offensive più frequenti del Napoli è quella di trovare in verticale, tra le linee, il trequartista (di solita Insigne) o lo stesso Zielinski, capace poi di puntare o la linea difensiva avversaria o servire il terzino che si sovrappone sulla fascia aiutando la manovra offensiva. Questa doppia funzione cucita con cura da Carlo Ancelotti ha dato maggiore libertà al polacco in grado di fare, inoltre, sempre la scelta migliore per servire i compagni. A Parma il centrocampista azzurro ha trovato il quinto gol stagionale: ora ne mancano tre per superare il suo record precedente di sette reti complessive.
Napoli, Ancelotti su Zielinski
Nei giorni scorsi lo stesso Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky Sport aveva svelato la sua idea di gioco: “La posizione di Insigne, insieme a quella di Zielinski è un po’ la chiave del nostro gioco, perché permette o di liberare i centrocampisti o porta loro ad essere più bloccati e i due a liberarsi più facilmente”. Ed è proprio questo motivo di impianto tattico ad aver dato maggiore freschezza al centrocampista polacco, pronto a diventare definitivamente uno dei migliori al mondo in quel ruolo.