In Napoli-Torino non bisogna soltanto recriminare per una vittoria che sarebbe stata meritatissima ma che non è arrivata: non mancano alcune cose buone.
C’è stata un’unica, grossa notizia negativa in Napoli-Torino ieri: gli azzurri non hanno fatto gol, ed è la seconda volta di fila che accade in campionato, la terza nelle ultime quattro uscite in Serie A. Per il resto la mole di gioco prodotta, la qualità e la determinazione sono state le solite, e se il Napoli fosse riuscito a schiantare gli avversari di turno per 3 o 4 a zero nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Non staremmo a sentire la solita polemica su quanto “Milik nun serv” e su come Piatek sarebbe stato l’uomo giusto, cosa che da un pò accompagna il numero 99 azzurro quando gli capita di non riuscire a segnare. Dimentichiamoci di tutti questi problemi che facilmente Ancelotti saprà trasformare in punti di forza per tenere a mente invece un altro aspetto nel suo piccolo assai significativo. E cioè che la difesa del Napoli è rimasta imbattuta per la quarta partita consecutiva in campionato. Un evento che non si verificava dal novembre del 2015 e che permette al Napoli di detenere la terza migliore prestazione complessiva in graduatoria in quanto a minor numero di reti incassate.
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Gli azzurri sono fermi a quota 18, meglio ma di non molto hanno fatto soltanto la Juventus (15) e l’Inter (17). Con i nerazzurri che tra l’altro restano ancora alquanto attardati proprio rispetto al Napoli in classifica. Sarà questa una delle premesse sulle quali continuare a fare affidamento nel prosieguo della stagione per quanto riguarda l’Europa League, ovvero il principale obiettivo da centrare per gli uomini di Ancelotti. E su questa falsariga occorrerà programmare anche quella che sarà la stagione che verrà. Dove nel secondo anno della gestione Ancelotti ci saranno maggiori certezze nonostante i già annunciati cambiamenti in merito al capitale tecnico ed umano a disposizione dell’allenatore azzurro.
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