17 febbraio e il numero 17 è già andato via. Napoli-Torino sarebbe stata l’occasione perfetta per salutare degnamente Marek Hamsik, dopo il timido addio di Napoli-Samp, quando era ancora tutto troppo irreale, troppo strano.
Invece purtroppo Marek ha salutato tutti ad inizio settimana e giovedì sera, quando il suo Napoli scendeva in campo a Zurigo, lui era già ufficialmente un calciatore del Dalian. Una scelta in controtendenza rispetto ai sentimenti così spettacolarizzati del mondo di oggi, ma Marek Hamsik non è mai stato un grande amante della spettacolarizzazione e lo ha dimostrato anche al momento del saluto.
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Si chiude un capitolo, se ne apre un altro. Prima ufficiale da capitano vero per Lorenzo Insigne nel suo San Paolo, di fronte all’allenatore che l’ha lanciato in Serie A. Walter Mazzarri, che lo chiamava “il ragazzino” e che lo buttò nella mischia a soli 18 anni, nell’inverno del 2010. “Vai Lorenzo”, e Lorenzo andò. Era il 24 gennaio, il giorno giusto per lanciare quello che poi è diventato il numero 24. Perché nel calcio, per chi ci crede, anche i numeri contano tanto. Peccato, per Marek Hamsik.
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