Parla Milik prima di Zurigo-Napoli. Il polacco dice la sua su questa stagione: “La mia svolta a Bergamo, poi la punizione a Cagliari, voglio rinnovo ed EL”.
Alla vigilia di Zurigo-Napoli ha parlato Arkadiusz Milik. Il bomber azzurro ha risposto infatti alle domande di SportoweFakty, portale del suo Paese. il polacco definisce il Napoli “il miglior club in cui io abbia mai giocato. I tifosi non fanno mai mancare il loro affetto e li ringrazio per questo. Vivo fuori città, ho i miei posti ed i miei ristoranti preferiti da frequentare”. Sul desiderio di tanti sostenitori partenopei di rivedere Cavani in squadra, lui risponde così: “È una cosa che non mi pesa, così come non mi hanno infastidito le voci sul mio connazionale Piatek prima che andasse al Milan. Lui sta facendo grandi cose. Non c’è una età predefinita per lasciare la Polonia: se sei mentalmente forte va bene qualsiasi periodo. Szczesny ad esempio lo ha fatto a 16 anni andando all’Arsenal, e Lewandowski a 21 per giocare nel Borussia Dortmund. La stagione è buona, sono contento di giocare tanto e di segnare con regolarità, ma posso e voglio migliorare col destro e di testa, per aiutare di più il Napoli”.
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Milik: “Ancelotti è stato di grande aiuto per me”
Sui due gravi infortuni che hanno contraddistinto il suo periodo in azzurro, Milik dice: “Il tempo guarisce tutto. Prima di farmi male la prima volta giocai in casa dell’Atalanta. Me ne sono ricordato lo scorso dicembre nel tunnel degli spogliatoi…strane sensazioni. Sono subentrato a gara in corso segnando il gol vittoria allo scadere. Era ciò che volevo, la svolta della mia stagione. Dopo le operazioni ho passato molto tempo in palestra per rinforzare le gambe e scongiurare nuovi incidente. La ricostruzione fisica specialmente per un attaccante è la cosa che conta di più, dopo quello che mi è capitato. Mister Ancelotti mi è stato di grande aiuto gestendomi bene negli allenamenti”. E sul gol fallito in Liverpool-Napoli: “Ancelotti in hotel mi disse di non pensarci troppo. Ha ragione. Io già mi ero focalizzato sulla gara successiva contro il Cagliari. Lì ho segnato al 90° su punizione”. Proprio i calci di punizione rappresentano un pezzo forte del repertorio di Milik. “Mi alleno su questo aspetto sin dai tempi dell’Ajax, fermandomi spesso a fine allenamento. Per due Anni al Napoli non ho avuto modo di dimostrarlo”.
Arek Milik sicuro: “Voglio l’Europa League ed il rinnovo”
Ancora su Ancelotti: “Non avevo mai lavorato con un allenatore che non urla mai. A volte la voce la alza, ma poi si calma subito. E lui è bravo proprio a spegnere lo stress. In campo poi i suoi giocatori sono liberi di inventare, senza badare troppo alla tattica. Sa tirare fuori qualcosa in più da tutti noi”. Contro la Sampdoria, Milik confessa che avrebbe voluto calciare il rigore nel finale che è toccato poi a Verdi per il 3-‘ finale. “Ha scelto il mister e va bene così”. Poi sulla rapina subita ad ottobre: “Da allora non rischio più. A Napoli non mi sono mai sentito minacciato e quanto successo non mi ha influenzato. L’ho vissuto senza traumi, anche se per alcuni giorni mi sono sentito strano. La mia ragazza Jessica ed i miei familiari hanno accusato il colpo, lei poi si trovava in auto con me. I miei compagni mi avevano spiegato queste situazioni, da allora ci sto attento e nessuno di noi indossa orologi se non in posti sicuri”. Per finire, il numero 99 del Napoli parla di rinnovo. “Il discorso non è ancora iniziato ma accadrà presto. Vorrei prolungare, qui sto bene e sono concentrato sul presente. C’è L’Europa League da vincere”.
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