Quando e perché sorse la rivalità fra tifosi in Fiorentina-Napoli? Bisogna tornare indietro nel tempo di molto.
La gara Fiorentina-Napoli di sabato rappresenta una di quelle sfide da sempre segnate in rosso da parte di entrambe le tifoserie. Le curve dei viola e degli azzurri non si amano e mai si sono amati, con una acerrima rivalità sportiva che perdura da decenni. Più nello specifico sono i supporters fiorentini a non vedere di buon occhio quelli partenopei, e questo da ben 50 anni. E da Firenze non sono mai giunti proclami di pace e di amicizia, come invece accaduto tra i sostenitori partenopei e quelli della Sampdoria, altra compagine storicamente non amica ma con la quale ci sono stati dei tentativi per appianare le divergenze.
La rivalità Fiorentina-Napoli nacque a partire dal 1968. Non per un episodio generico quanto per una abitudine mantenutasi costante nel tempo, che vedeva Firenze essere invasa da sostenitori azzurri quando le due squadre si affrontavano in Toscana. Questo finiva sistematicamente col rendere il ‘Franchi’ appannaggio più dei napoletani che dei tifosi di casa. Un affronto che finì con lo sfociare in rivalità sportiva. La cosa fu accentuata anche dai rapporti delle rispettive curve. Il tifo organizzato viola porta avanti un gemellaggio dal 1973 con gli omologhi del Verona, da sempre acerrimi rivali dei tifosi del Napoli. Che a loro volta negli anni ’80 erano gemellati con quelli del Pisa, ‘nemici’ sportivi’ dei fiorentini assieme ai senesi. La presenza dei napoletani al ‘Franchi’ in particolare li portava ad occupare la Curva Fiesole, oggigiorno il settore dello stadio in cui risiede la torçida fiorentina.
Qualche episodio di ordine pubblico imputabile ai tifosi azzurri, unito a degli scontri, fece si che i campani dagli anni ’70 in poi si sistemassero poi in Curva Ferrovia, settore dal quale la visibilità del campo non è ottimale. Proprio Fiorentina-Napoli fu il match della finale di Coppa italia 2013/2014, che si aggiudicarono gli uomini allora allenati da Rafa Benitez per 3-1. Segnarono Insigne (doppietta) e Mertens per il Napoli, il peruviano Vargas andò in gol per i toscani. Ma il match è ricordato per i disordini legati all’omicidio del tifoso azzurro Ciro Esposito in seguito ad un agguato imputabile a degli ultras della Roma. Un anno dopo, durante un Napoli-Fiorentina dell’aprile 2015, il tifo organizzato napoletano reso merito a quello toscano con uno striscione: “Lunga vita al nemico viola”, per il comportamento rispettoso tenuto dai fiorentini durante quella drammatica sera.
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