Marek Hamsik analizza come di consueto il match del giorno prima: “Napoli-Sampdoria, grande vittoria da parte nostra”, ma sulla Cina nessuna parola.
Marek Hamsik parla di Napoli-Sampdoria, gara vinta dagli azzurri per 3-0 giocando un grande calcio. Ma non c’è alcun accenno al prossimo addio alla squadra nella quale ha militato in maniera ininterrotta per 11 anni e mezzo. “Abbiamo giocato un grande match sin dai primi minuti e siamo stati molto bravi a segnare due gol in due minuti. Anche dopo il primo tempo abbiamo fatto la nostra partita e abbiamo portato a casa tre punti contro una squadra di qualità come la Sampdoria”, scrive lo slovacco, nella sua solita, consueta analisi breve e concisa. Ma sulla trattativa che lo porterà a breve a trasferirsi in Cina nessuna parola. La cosa era stata svelata ieri da Carlo Ancelotti, il quale, nelle interviste di rito in zona mista al ‘San Paolo’ dopo Napoli-Sampdoria aveva svelato l’esistenza di una trattativa in corso “per volontà del giocatore. Ed il Napoli ne è a conoscenza e vuole assecondalo”.
Nel libro di Hamsik i primi retroscena sul passaggio in Cina
Come noto, il club in questione è il Dalian Yifang, pronto ad offrire a Hamsik un ricchissimo contratto della durata di tre anni a circa 10 milioni di euro a stagione. Si tratta di più del triplo di quanto percepito dal centrocampista slovacco al Napoli attualmente. Nella sua autobiografia ufficiale uscita a settembre 2018, Hamsik parla di quanto sia grande l’attaccamento maturato con la città dal 2007 in poi. Era giunto che era un ragazzino ed andrà via da uomo, con una famiglia al seguito e figli cresciuti a Napoli. “Per me è questa città la vera capitale d’Italia ed ogni volta che c’è stata la possibilità di poter andare altrove, mi ha investito un senso di nostalgia tremendo. Finora sono sempre rimasto, anche quando mia moglie Martina mi aveva messo davanti agli occhi un figlio di carta con su scritto 501, il numero delle mie presenze in azzurro fino allo scorso giugno”.
Hamsik: “Ero deluso dal mancato scudetto”
“Volevo cambiare, perché era appena finito un campionato strepitoso con il record di punti del club, che però non era bastato per ottenere lo scudetto. I soldi della Cina erano molti, sarebbe stata come una assicurazione sulla vita a molti zeri. Mio padre Richard poi un pò aveva spinto per farmi cambiare, lui ha fatto tanti sacrifici per me. Napoli però non voleva farmi andare via ed alla fine ho detto a mister Ancelotti che avrebbe potuto contare su di me”. Il finale però sarà diverso stavolta.
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