Un arbitro ha dato del “negro” ad un calciatore e lo ha espulso. L’episodio da non credere è avvenuto in Promozione campana.
La deriva di razzismo nel calcio non si ferma. Domenica è avvenuto un episodio che ha davvero dell’incredibile e che è capitato su un campo di Promozione della Campania. Protagonista il 25enne Gueye Dia, portiere del Serino, compagine della provincia di Avellino. Il giocatore è originario del Senegal e da quando ha 19 anni si trova in Italia. Lui stesso racconta alle telecamere di Tgcom quel che gli è accaduto nell’ultimo incontro giocato con la sua squadra. “L’arbitro aveva assegnato un gol realizzato in fuorigioco ai nostri avversari. Mi ero avvicinato a lui per chiedere spiegazioni sul perché della sua decisione”, dice Dia. “Lui però mi ha ammonito, allora io gli ho detto con educazione che non era affatto giusto. E allora mi ha espulso, dicendomi “Vattene negro”. Sono rientrato negli spogliatoi e mi sono messo a piangere”.
Razzismo nel calcio, solidarietà a Gueye: ed il Serino reagisce
Il presidente del Serino, Donato Trotta, appena saputo dell’accaduto ha annunciato battaglia. “Non permetterò a nessuno di calpestare la dignità dei ragazzi della mia squadra”. L’alto dirigente del Serino ha chiesto ai suoi giocatori di lasciare il campo prima del fischio finale. E ha anche rivolto un appello a tutti gli altri presidenti affinché si faccia fronte comune contro il razzismo. “Ho chiesto a tutti i presidenti del nostro girone di Promozione di non scendere in campo. Serve dare un segnale forte”. Gueye Dia ha ricevuto diverse manifestazioni di solidarietà. Ma la delusione per essere stato insultato addirittura dall’arbitro è tanto grande quanto sorprendente. “Dai tifosi una cosa del genere può anche starci. Ma dal direttore di gara mai me lo sarei aspettato”. E l’eco di quanto accaduto al Napoli ed a Koulibaly contro l’Inter non si è certo spenta.
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