Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, ha parlato di Milan-Napoli, partita in programma stasera a San Siro.
Tre giorni fa il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha affermato: “Milan-Napoli di sabato sera a San Siro si giocherà senza restrizioni: non ci saranno limitazioni alla vendita dei biglietti, né per l’accesso allo stadio”. Il leader della Lega ha poi aggiunto di puntare “sul buonsenso, sulla responsabilità e correttezza delle tifoserie di Milan e Napoli, oltre che sulla professionalità delle forze di polizia. Non vogliamo togliere il diritto ad un sano divertimento alla stragrande maggioranza dei tifosi perbene”, anche se alla fine ha concluso che qualora sorgessero problemi “agirò di conseguenza”. Un bell’atto di fiducia da parte del Ministro dopo i recenti fatti dello scorso 26 dicembre occorsi sia fuori con gravi atti di violenza che all’interno del Meazza stesso attraverso episodi di razzismo perpetrati dalla tifoseria di casa nei confronti del difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly. Salvini si appella dunque ai sostenitori di entrambe le squadre perché abbiano “buonsenso, responsabilità e correttezza”.
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Milan-Napoli, quando Salvini si appellava al “senso dell’umorismo” dei partenopei
Peccato che il primo a non averne avuto tali sentimenti nei confronti dei napoletani sia stato proprio lui 11 anni fa. E non ci riferiamo solamente al tristemente celebre coro intonato da lui, ma anche ad un altro “atto di goliardia” meno famoso e certamente più grave proprio in occasione di un Milan-Napoli disputatosi 13 anni fa. In quell’occasione Salvini, allora capogruppo della Lega in consiglio comunale a Milano, ebbe la “trovata esilarante” di regalare da tifoso rossonero alcuni sacchi dell’immondizia ai supporter partenopei quasi dovessero essere loro a risolvere il problema rifiuti che in quel momento aveva la città di Napoli: “Andremo a San Siro in maniera spensierata, con i sacchi di spazzatura da regalare ai tifosi napoletani – disse Matteo Salvini – ognuno lo potrà utilizzare a casa sua, se vuole. E se si offendono per questo, invece di indignarsi per quel che succede nelle strade della loro città, pazienza. Ma noi confidiamo nel loro senso dell’ umorismo…”. E chissà se oggi un’iniziativa di questo genere la catalogherebbe come di “buonsenso, responsabilità e correttezza”.
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