Amadou Diawara sa bene che non è facile imporsi da protagonista al Napoli: “Siamo tutti forti, ma c’è un gruppo magnifico con un grande allenatore”.
Parla Amadou Diawara a Radio Kiss Kiss Napoli: “Ancelotti è una parola per bene, per me è solo un vantaggio. Siamo tutti forti, ma disponiamo di un gruppo importante e fatto di amici. Questo aiuta. Poi il mister è davvero un valore aggiunto e noi lavoriamo per un sogno. Non è facile giocare sempre, ma già il fatto di essere un calciatore del Napoli significa che hai qualcosa di diverso rispetto agli altri. Contro il Milan non sarà affatto una partita facile – dice Diawara – ma noi stiamo preparando il confronto con dovizia di particolari. E vale lo stesso anche per l’altra sfida di Coppa Italia, che giocheremo sempre in casa del Milan soltanto qualche giorno dopo”. Sul razzismo nel calcio: “Deve sparire. Questo è uno sport per divertire e portare felicità”. Quanto è cresciuto Diawara a Napoli? “Tanto, prima con Sarri e poi con Ancelotti. Sono felice di essere in maglia azzurra e sono al mio terzo anno, non è affatto una scelta sbagliata”. E su Fabian Ruiz: “Gioca come un veterano, chiedo spesso a lui quanti anni abbia, è troppo forte”. Diawara ricorda quel gol al Chievo nella scorsa stagione, che tenne vivo il sogno scudetto con la vittoria arrivata all’ultimo nella sfida.
“Fu magnifico, anche allora non giocavo molto ma che soddisfazione. A casa ho trovato lettere di ringraziamento, è stata una emozione enorme. Ora il Napoli punta ad andare fino in fondo sia in Europa League che in Coppa Italia, abbiamo tutto per vincere”. Per il giovane centrocampista è arrivata anche la convocazione con la nazionale della Guinea. “Confesso che all’inizio non ero molto convinto della scelta, ma poi all’aeroporto mi hanno accolto in quattromila ed abbiamo fatto il giro della città col pullman. È stato magnifico, ed ora è bello rappresentare il mio paese d’origine”.
Ma lo stesso calore il giovane Amadou lo vive anche a Napoli: “I tifosi azzurri non sono come tutti gli altri. A volte esagerano, ma è comunque sempre molto bello e mai negativo. Non vivo tantissimo la città, sto quasi sempre a casa perché è la mia indole. Mi piace vedere film comici ed ascoltare musica, poi ci sono sempre le cene con i compagni. A tavola adoro mangiare le specialità napoletane, ma per uno sportivo professionista è difficile non sgarrare. Ovviamente mi piace la pizza. Con chi ho legato di più? Con tutti, ma in particolar modo con Adam Ounas”.
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