COPPA ITALIA F: SUCCESSO STORICO PER LA SIS ROMA
Ecco le pagelle da 0 a 10 per la finale di pallanuoto femminile.
0: zero spaccato alla Federazione Italiana Nuoto che per chissà quali motivi, non trasmette la finale per il 3° posto sulla piattaforma online o in diretta su RaiSport. Vince il Padova 6-5 contro l’Orizzonte, ma questa è una notizia sempre e solo per quella manciata di appassionati di pallanuoto che cercano notizie sui vari siti.
1: la decisione di giocare la finale di Coppa Italia nel week end dell’Epifania con i panettoni sullo stomaco e con gli allenamenti rubati tra le feste. La forma fisica delle atlete di entrambe le squadre e la loro prestazione sportiva è risultata sotto tono, soprattutto dopo tre giorni di pallanuoto ad alto livello.
2: un due pieno, pienissimo va alla regia delle telecamere di Rai Sport, troppo prese dal riprendere in ogni momento Antonio Cassano in tribuna. Va bene prima della partita, durante i time-out, ma è incomprensibile vedere il talento di Bari ripreso anche durante il gioco e soprattutto durante i festeggiamenti della squadra romana. Non è così che si crea engagement sfruttando “il personaggio”. Bisogna lavorare sodo. Per esempio chiedere a Sky che filtri usa per le telecamere per avere un’immagine nitida nonostante l’illuminazione poco adatta nelle piscine.
3: Avegno, una delle protagoniste dell’approdo in finale del Rapallo, oggi non è riuscita a esprimere al meglio le sue doti balistiche. Il suo voto negativo in pagella è proprio per la battaglia persa oggi contro il portiere Sparano, per il resto la sua partita è stata comunque sufficiente.
Pallanuoto femminile, Padova ed Orizzonte deludono
4: al Padova e all’Orizzonte, partite come favorite alla vigilia di questa Final Six. Entrambe, grazie ai successi nelle fasi preliminari della Coppa, avevano conquistato l’accesso direttamente alle semifinali, perdendole. Da qui l’emblematico dubbio: è meglio partire dai quarti per abituarsi al “clima” o dalle semifinali ed essere più fresche fisicamente? Ad oggi, con la vittoria della Sis Roma possiamo dire che è meglio giocare tutto il tabellone ma di sicuro non è uno schema fisso.
5: un arbitraggio buono in quasi tutta la durata della partita. Episodi dubbi soprattutto nel finale, in cui il gioco è stato parecchio spezzato per i continui fischi chiamati nelle ripartenze. Inoltre non è stato fischiato neanche un rigore, eppure alcune occasioni erano abbastanza dubbie.
6: Giulia Emmolo, attaccante mancina del Rapallo e della Nazionale Italiana. Il suo ex allenatore Capanna, le prepara una gabbia di marcatura asfissiante da cui non riesce a uscirne se non in un paio di occasioni. Buona la sua prestazione in difesa, ma da una top player come lei ci si aspetta qualcosa di più, soprattutto a livello di responsabilità.
Sofia Giustini, la pallanuoto femminile del futuro
7: Sofia Giustini, 7 come il suo numero di calottina. La 15enne del Rapallo gioca una gran bella partita ma soprattutto lo fa con una personalità che lascia immaginare un futuro roseo per la sua carriera.
8: Carolina Marcialis. Nei primi due tempi gioca in maniera sontuosa: recuperi volanti, anticipi al centro, 2 gol che alimentano le speranze del Rapallo, ma 2 falli ingenui non le permettono di avere continuità nel terzo e quarto tempo. Ma la talentuosa signora Cassano ogni volta che rientra in acqua è determinante. È nelle sue mani il pallone del pareggio a pochi secondi dalla fine, ma il suo tiro viene intercettato dalla difesa capitolina che si porta a casa la Coppa. Di sicuro dopo questo week end di pallanuoto, sotto gli occhi del CT Conti, una convocazione in Nazionale sarebbe più che meritata.
9: Tancheva e Fournier, le due straniere della Sis Roma. In una partita non brillante della squadra romana, le due straniere hanno fatto la differenza: la Fournier con un gol importantissimo, la Tancheva con esperienza e determinazione al servizio della sua squadra.
10: la dedica di mister Marco Capanna dopo la vittoria è un dolcissimo saluto al suo ex presidente (Cosenza Pallanuoto) Giancarlo Manna, scomparso lo scorso luglio. Mister Capanna non alzava una coppa in cielo dal 2014-2015, quando aveva vinto la Coppa Len con l’Imperia.