Dura condanna da parte del presidente Fifa, Infantino, per gli episodi di razzismo nei confronti di Koulibaly in Inter-Napoli, match dello scorso 26 dicembre.
Intervistato da ‘Sky Sport’ durante il Globe Soccer che si sta svolgendo all’International Sports Conference di Dubai, Gianni Infantino, presidente Fifa, ha parlato degli episodi di razzismo nei confronti di Kalidou Koulibaly a San Siro durante la partita Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre: “La mia prima reazione da presidente Fifa è stata tristezza, sdegno, e solidarietà al giocatore. Io stesso avevo proposto una donna senegalese come segretario generale della Fifa. Con degli atti concreti bisogna far passare un messaggio chiaro. E bisogna farlo in modo continuo. Questi atti vanno condannati con la massima severità, ma devono essere anche uno stimolo per i dirigenti del calcio ad abbassare un po’ i toni, perché questa aggressività che c’è a giro è dovuta anche a toni non proprio consoni. Il calcio è un mondo aperto dove razzismo e violenza non devono avere spazio”.
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Infantino: “Inconcepibile che nel 2018 si possa ancora morire”
Infine sulle violenze all’esterno dello stadio che hanno portato alla morte di Daniele Belardinelli: “Inconcepibile che nel 2018 si possa ancora morire. Vanno cambiate le leggi, bisogna cercare le persone violente e farle uscire dal calcio. Non sono migliaia come si vuol far credere, neanche centinaia, ma decine e bisogna isolarle. Ci vuole la collaborazione delle autorità e delle società che in questo senso possono aiutare”.
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