Giuntoli a Sky – Il direttore sportivo del Napoli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport nella quale rivela alcuni retroscena.
Il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni di Sky Sport. Il dirigente del club partenopeo ha annunciato, per iniziare, il suo imminente rinnovo di contratto: “Me lo hanno proposto e siamo vicini: sono contento di restare, mi trovo benissimo a Napoli e con la proprietà”. Ricordando i primi momenti azzurri ha detto: “Ero a vedere una partita del playoff di B, mi chiamarono e mi chiesero un incontro. Pensai che volessero un calciatore, chiesi di posticipare ma mi risposero ‘abbiamo, fretta, ti vogliamo incontrare domani mattina’. Chiesi il motivo e mi dissero che erano interessati a me. Non capivo più niente: ovviamente accettai”. Sul tipo di lavoro che svolge: “Abbiamo cinque osservatori, ci dividiamo i compiti e incrociamo le informazioni anche sul nostro gruppo Whatsapp: è facile e comodo. Se li chiamo anche in piena notte? Quando mi viene in mente una cosa, è quello il momento giusto”.
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Giuntoli a Sky: “Grande coppia con Ancelotti”
Su Lasagna, sua scoperta ai tempi del Carpi: “Gli dissi che se avrebbe firmato col Carpi sarebbe arrivato in Nazionale entro il 2018. Ebbi una soffiata: c’era un video suo e sembrava che uscisse dallo schermo quanto era veloce. Lo presi subito, era febbraio o marzo, sono stato anche fortunato”. Su Maurizio Sarri Giuntoli ha poi dichiarato: “Provai a prenderlo già al Carpi ma non trovammo l’accordo. Ci incontrammo, lui mi disse ‘io non vengo, ma tu arrivi in Serie A’. Quando arrivai a Napoli, il presidente aveva due-tre idee e tra queste c’era Maurizio. Sposai in pieno questa soluzione, lo conoscevo da una vita. Chelsea? Sento spesso Maurizio, ma ho la fortuna di lavorare con Ancelotti: mi sta dando grande soddisfazione e grande amore. Sarri non mi manca come allenatore, ma come uomo sì”. Parlando di Ancelotti: “Insieme formiamo una grande coppia: abbiamo vinto cinque Champions in due (ride, ndr). È molto sicuro di sé: si dice che lo sia perché ha vinto, ma la realtà è il contrario. É stata una grande intuizione del presidente. Non credevo sarebbe arrivato a Napoli, non immaginavo potesse accettarla con tale entusiasmo. Sta benissimo qui e ci sta aiutando a crescere”.
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Giuntoli a Sky, i retroscena di mercato
Sui retroscena di mercato: “Cavani fortissimo, ma non credo che certi nomi siano coerenti con la filosofia del Napoli. La forza del Napoli è stata sempre quella di avere calciatori con nuove motivazioni, di avere nuovi Cavani. Fabian Ruiz volevamo prenderlo già al gennaio e strappammo una promessa al procuratore. La cosa assurda e che, quando arrivò Ancelotti, me lo chiese e lo spagnolo era praticamente l’unico calciatore che avevamo già firmato. Una coincidenza incredibile. Milik lo portai a Capri, se l’avessi fatto venire a Castel Volturno avevo paura di un contraccolpo. Gli spiegai che stavamo facendo dei lavori, che peraltro era vero”. Su Cristiano Ronaldo poi ha svelato: “Ci è stato proposto, è vero. Abbiamo un ottimo rapporto con Mendes dai tempi del rinnovo di Ghoulam, ci sentiamo spesso. Lo propose sia De Laurentiis che a Me, io rimasi zitto: quando approfondimmo, ci rendemmo conto che fosse un’operazione fuori portata”. Per finire ha detto: “Juventus? In questo momento è la squadra più forte d’Europa, mettersela dietro sarebbe un sogno. Poi penso che se ce l’ho fatta contro il Lecce quell’anno, allora posso farcela anche con i bianconeri. È qualcosa di difficilissimo, ma dobbiamo e vogliamo crederci”.
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